Consapevolezza e gusto sono tra i temi più caldi e dibattuti degli ultimi tempi, quando si tratta di scelte. Se da un lato è sempre crescente l’attenzione degli appassionati verso un consumo moderato, dall’altro troppo spesso le proposte analcoliche o dal basso contenuto calorico si rivelano prive di sapore o soddisfazione. Sabatini ha però trovato il connubio giusto, dimostrandolo in una guest night a Milano.
L’aperitivo può essere leggero, sano e soprattutto buono. Basta comporlo con i prodotti di qualità di Sabatini e gli ingredienti vegetariani di Soul Green, che ha ospitato il brand toscano in una serata (pre-partita, poi rivelatasi trionfale) di degustazione. La drink list curata da Mattia Lotti, guest bartender e brand ambassador Sabatini, ha recitato ricette fresche e beverine, anche in versione analcolica grazie all’utilizzo di Sabatini Gino°, il distillato 100% privo di alcool; il food ovviamente è stato firmato dai padroni di casa, interamente realizzato con elementi vegetariani e sostenibili, dall’hummus al riso venere. Bontà e salute possono andare serenamente di pari passo.
La proposta analcolica di Sabatini, che come il resto della gamma è distribuita da Ghilardi Selezioni, è una presenza gentile ma solida: chiarissime, curiosamente, le note di rosmarino e origano al naso, pur essendo entrambe assenti nel blend di botaniche utilizzate per la produzione. Sono implementate infatti cinque delle nove piante aromatiche protagoniste per la versione del gin tradizionale: lavanda, foglie di olivo, timo, lemon verbena e salvia. Manca il ginepro (oltre a iris fiorentino e coriandolo), volontariamente omesso proprio perché, come ha raccontato Enrico Sabatini, patron insieme al fratello Nicolò, “non volevamo creare un gin analcolico, quanto piuttosto un prodotto a sé stante che possa sostenere perfettamente un cocktail miscelato”.
Ed è in effetti così: sebbene, prevedibilmente, piatto nell’assaggio liscio, Sabatini Gino° si rivela colonna stabile per drink di facilissima beva, arricchendoli con balsamicità e freschezza, senza però mai rimanere coperto da altri sentori. Anche accostati a citricità e dolcezza importante, come nel di Lotti, con cola, sale e limone, Gino° si lascia percepire piacevolmente, con una sapidità che ben bilancia gli altri elementi. Il gin vero e proprio, prodotto nella stupenda villa di famiglia (che ha anche un pittoresco bar ricavato da una limonaia) a Teccognano, frazione di Cortona, si conferma potenza aromatica di enorme versatilità, capace di impattare i sensi pur rimanendo amabile e durevole, miscelato con vermouth rosso e shrub al mango come nel Operbacco. Leggero e di gusto, il nuovo aperitivo si può fare.