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Si chiama Andrea Gualdoni, classe ’94, originario di Treviglio, lavora presso il ristorante Da Vittorio a Shangai il miglior sommelier italiano. Il responso arriva direttamente da Firenze dal Concorso Miglior Sommelier d’Italia-Premio Trentodoc, andato in scena alla Stazione Leopolda di Firenze in occasione di “Vitae in deguSTAZIONE” con i migliori vini della guida Vitae 2025 di Ais in degustazione e l’assegnazione dei prestigiosi Tastevin Ais. Il concorso ha visto sfidarsi 10 sommelier provenienti dalle delegazioni di diverse regioni italiane.

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Ad avere la meglio Andrea Gualdoni che si è aggiudicato il titolo di “Miglior Sommelier d’Italia Associazione Italiana Sommelier 2024 – Premio Trentodoc”. Una performance vincente grazie alla sua esperienza e competenza, che gli ha consentito di emergere nelle fasi della competizione, dalla semifinale di venerdì 15, fino alla finale, in cui si è misurato con gli ultimi due candidati in gara, il sommelier bresciano Artur Vaso piazzatosi in seconda posizione, terzo posto il sommelier toscano Massimo Tortora di AIS Livorno. Sul palco Gualdoni è stato premiato dal Presidente dell’Istituto Trento Doc Stefano Fambri e dal Presidente di Ais Sandro Camilli. “Vincere questo titolo è un sogno che diventa realtà. La nomina di Miglior Sommelier d’Italia Associazione Italiana Sommelier – Premio Trentodoc è una responsabilità che mi emoziona e di cui sono fiero! È un riconoscimento importante che mi sprona a continuare a lavorare con passione. Diventare ambasciatore di Trentodoc significa, per me, dedicare tutto il mio impegno e dedizione nella promozione del patrimonio enologico del Trentino e a raccontare tutta la straordinarietà delle bollicine di montagna” – commenta Andrea Gualdoni.

La giuria del concorso “Miglior Sommelier d’Italia Associazione Italiana Sommelier – Premio Trentodoc” è composta dal precedente vincitore del titolo, da una rappresentanza dell’Associazione Italiana Sommelier, da giornalisti di settore e dall’Istituto Trento Doc, che nella fase semifinale valutano i concorrenti su una prova scritta incentrata su argomenti quali degustazione alla cieca, correzione della carta dei vini e abbinamenti a un menù di cucina. I finalisti, si confrontano su ulteriori test di degustazione alla cieca e abbinamento cibo/vino, oltre che su materie come comunicazione e servizio di Trentodoc, comunicazione e servizio di un olio evo DOP, riconoscimento stile birraio e distillati, lingua straniera (inglese-francese) e public speaking.

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