Secondo quanto anticipato da www.cronachedigusto.it del 29 aprile u.s. Angelo Gaja (il famoso produttore vinicolo piemontese – cfr foto a lato) e Alberto Graci, (uno dei vignaioli più accreditati e talentuosi della Sicilia) hanno deciso di investire assieme sui vigneti e i vini dell’Etna attraverso una nuova comune società.
Gaja e Graci hanno fondato una società attraverso cui sono stati acquistati 21 ettari di terreno suddivisi in due contrade, di cui una quindicina complessivamente già vitati nel territorio di Biancavilla, versante sud-ovest, sempre Doc Etna.. Lui e Graci al 50 per cento ciascuno. Il nome della società non c’è ancora, i due ci stanno pensando su in questi giorni, ma si sa già che con la vendemmia 2017 verranno fuori i primi vini. Dei 15 ettari vitati la quasi totalità è coltivata a Nerello Mascalese. Non c’è una cantina e sarà costruita, così come nel ruolino di marcia è prevista l’acquisizione di altri vigneti o di altri terreni. I vini saranno commercializzati attraverso la Gaja Distribuzione. Quelli di Graci con la sua cantina di Passopisciaro resteranno invece distribuiti dalla Pellegrini e dai suoi attuali distributori all’estero. Non è noto il numero di bottiglie che sarà prodotto il primo anno. Così come non è stato comunicato l’ammontare dell’investimento.
Gaja fuori dal Piemonte ha investito due volte, entrambe in Toscana. La prima nel ’94 a Montalcino acquisendo alla cifra di poco più di tre miliardi di lire Pieve Santa Restituta con 11 ettari vitati (ora sono 27) e gli immobili con cantina e quattro annate di vino. Poi nel ’96 a Bolgheri con Ca’ Marcanda, altro investimento di un miliardo e mezzo circa di lire ed una proprietà di ben 110 ettari. Più recentemente ha acquisito in Langa un noccioleto nel comune di Trezzo Tinella, a circa dieci chilometri da Barbaresco, circa 35 ettari e un investimento di un milione e mezzo di euro. Terre adatte alla produzione di uve a bacca bianca. Alberto Graci, un passato nel mondo della finanza e grande appassionato di vini, produce da una decina di anni. Arrivato da Catania sull’Etna con l’approccio del vignaiolo curioso e voglioso di imparare, oggi la sua azienda è un riferimento indiscusso: conta su venti ettari di vigneto e circa 90 mila sono le bottiglie prodotte.