Secondo quanto riferisce una nota dell’Ansa Piemonte, lo stabilimento di Vinadio dell’Acqua Sant’Anna è stato costretto a fermare le linee di produzione della propria acqua gassata per mancanza della anidride carbonica (CO2), la sostanza che conferisce le classiche bollicine alle acque frizzanti.
“La Co2 è introvabile e anche tutti i nostri competitori sono nella stessa situazione. Siamo disperati, è un altro problema gravissimo che si aggiunge ai rincari record delle materie prime e alla siccità che sta impoverendo le fonti“, dice Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant’Anna.
“La difficoltà a trovare l’anidride carbonica per prodotti alimentari si era già presentata alla fine dell’anno scorso – ricorda Bertone – “ma eravamo riusciti a tamponare quella che in questi giorni sta ripresentandosi in forma di vera emergenza, che riguarda tutti i produttori europei. Le aziende di Co2 ci spiegano che preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità, saremmo disposti a pagarla di più anche se già costava carissima ma non c’è stato verso di fare cambiare idea ai nostri fornitori. Così – conclude Bertone – l’acqua gasata rischia di finire: una volta finiti gli stock nei magazzini di supermercati e discount, non ci saranno più bottiglie in vendita”.
Il problema non dovrebbe sussistere invece per le “acque minerali effervescenti naturali” che sgorgano frizzanti alla sorgente perché l’anidride carbonica è presente naturalmente alla fonte in quantità superiore a 250 mg/l., mentre la carenza di CO2 potrebbe interessare altre bevande frizzanti, come le bibite gassate.
Fonte: www.ansa.it
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