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In piscina dalla mattina a tarda notte, dalla colazione al pranzo, dall’aperitivo alla cena, fino al cocktail di fine serata… Se è vero che dopo la tempesta torna il sereno, l’estate fiorentina ha sicuramente trovato la sua nuova potenziale reginetta. Per tanti anni a venire.

Immerse nel cuore del più grande polmone verde di Firenze, il Parco delle Cascine, “Le Pavoniere” hanno sempre offerto una location a dir poco suggestiva. Da poche settimane, però, è arrivata una grande, grandissima novità: il rilancio totale della proposta food&beverage intorno alla celebre piscina fiorentina, con un’importante ristrutturazione degli interni, un ristorante di carne e pesce, una pizzeria con forno a legna, un cocktail bar in stile Urban Tropical, un bar-caffetteria, un’atmosfera rilassante e divertente, pensata per tutte le tasche, le esigenze, le età e le fasce orarie. Il vero motore trainante di ogni attività – si sa – sono però le persone. Ed è proprio da chi ha scelto di metterci la faccia tutti i giorni, quindi, che Beverfood.com si è fatto raccontare nel dettaglio la rinascita de “Le Pavoniere” 2.0.

“Le Pavoniere è un luogo magico, a pochi minuti dal centro storico – ci racconta Stefano Contarini, giovane imprenditore fiorentino che dopo il successo del “Dome” in via Il Prato non ha avuto paura di lanciarsi in una nuova avvincente avventura sempre insieme a suo fratello Simone, suo eterno socio di sangue e di affari, e a Yuna Kashi Zadeh -. Parliamo di una multi-realtà che può offrire tanti servizi durante tutto l’anno (siamo aperti anche d’inverno!), adatti a ogni età e tipologia di clientela. Credo davvero molto in questo progetto, perché Le Pavoniere è piscina, ristorante, pizzeria, cocktail bar, caffetteria e molto, molto altro ancora. L’obiettivo è infatti proprio quello di creare un polo di interesse cittadino, sia per fiorentini che per turisti, che possa ancora di più valorizzare una struttura meravigliosa all’interno di uno dei parchi più grandi d’Europa”, le sue parole piene di entusiasmo ma anche determinazione e consapevolezza.

Stefano Contarini

“Ma permettetemi una cosa – aggiunge Stefano -. Per farvi comprendere davvero di cosa stiamo parlando vorrei portarvi virtualmente dentro la nostra cucina e poi, magari, anche dietro al bancone del nostro nuovissimo cocktail bar. Vi presento quindi il nostro chef Domenico (chef del Dome e de Le Pavoniere, ndr) e Marco, ex barman del Locale appena rientrato da un’esperienza a Londra. Due ragazzi giovani, ma di grande qualità. Provare per credere!”.

Prima di tutto, le presentazioni.
– Domenico Vitale: “Salve a tutti. Mi chiamo Domenico Vitale, ho 24 anni e vivo in un paesino a metà strada tra Mugello e Valdisieve. Potrei quasi dire che il grembiule mi è stato cucito addosso… Non a caso mi dimenavo tra i fornelli già da piccolo quando insieme a mia mamma, il mio chef preferito, preparavamo la pasta fresca in casa. Da quel momento ho deciso che la cucina sarebbe stata il mio regno, il luogo dove ancora oggi do il meglio di me stesso. O almeno ci provo! La mia idea di ristorazione mi porta a creare sempre nuove ricette, mettendoci quel tocco di creatività e fantasia che le rende uniche grazie anche al mio alleato in cucina, il fuoco”.

Domenico Vitale

– Marco Filippeschi: “Ciao! Sono Marco Filippeschi, ho quasi 24 anni e sono nato e cresciuto nella bellissima Firenze. Chiusa l’esperienza in Punch Room al London Edition Hotel, ho sposato appieno il progetto dei fratelli Contarini, dei quali sono molto amico da ormai più di 10 anni: costruire, nel vero senso della parola, un bar dallo stile Urban Tropical nel bel mezzo del polmone verde di Firenze, il Parco delle Cascine!”.

Marco Filippeschi

Perché venire a mangiare/bere a “Le Pavoniere”?
– Domenico Vitale: “Perché siamo un team in cui gli ingredienti fondamentali sono la cura, la passione, l’amore e la dedizione verso il nostro piatto più elaborato ma in cima alle nostre priorità, il cliente. Chi è nostro ospite potrà assaporare piatti pronti a soddisfare le sue esigenze, sorseggiando dell’ottimo vino in compagnia nella magica atmosfera creata dalle luci che illuminano la piscina. Il tutto, dettagliatamente curato e svolto ovviamente secondo le attuali normative vigenti”.

– Marco Filippeschi: “Beh, perché non solo siamo immersi nella natura ma anche perché godiamo ogni sera di un tramonto fantastico e a bordo piscina, trovandoci all’interno del complesso de Le Pavoniere. Qui si può bere qualcosa a tutte le ore, con una drink list creata proprio per accompagnare i nostri clienti dall’aperitivo alla cena fino al post-cena (realizzata appunto da Marco Filippeschi e l’altrettanto abile bartender di scena anche al Dome, Donit Veshtja, ndr)”.

 

Quali sono i tre piatti che non possiamo assolutamente perderci al ristorante? E quali invece i tre cocktail?
– Domenico Vitale: La scelta di soli tre piatti mi mette un po’ in difficoltà, ma il primo per eccellenza è lo spaghetto aglio, olio e peperoncino con crudo di gamberi, una ricetta magari banale all’apparenza, ma che nella preparazione richiede una grande tecnica che esplode poi all’assaggio. Inoltre, proporrei la tartare di carne battuta al coltello (una carne né trattata né conservata, ndr) accompagnata da tre diversi condimenti, scelti appositamente per dare la possibilità al cliente di creare il piatto a proprio gradimento. Infine, una delle pizze presenti nella nostra carta, la ‘Via del campo’, con provola, crema di basilico, alici marinate e fiori di zucca. Il nostro impasto a lunga lievitazione è preparato per garantire un’alta digeribilità e un’ottima texture, vi aspettiamo a provarlo!”.

– Marco Filippeschi: “Perché non iniziare con un un buonissimo infuso messicano per l’aperitivo? Ovvero ‘Mexican Brew’, un Margarita on the rocks ai profumi di basilico e arancia con un tocco di affumicato di mezcal da abbinare alle nostre pizzette cotte a legna o ai nostri taglieri! Perché non accompagnare poi lo spaghetto con crudo di gamberi descritto da Domenico con ‘Le Erbette di Simone’, un rinfrescante Gin Sour Straight Up legato da grappa e erbe aromatiche come menta, salvia e rosmarino? Dopo aperitivo e pairing cocktail-cibo a cena, possiamo poi finire la nostra serata al Village de Le Pavoniere con musica dal vivo e con il nostro ormai celebre ‘Milk punch’, drink preparato con una tecnica che ho appreso e affinato nella mia esperienza a Londra, a base di Gin, melone, menta, ginepro/cardamomo, bergamotto e… latte! Don’t you worry, you can’t see it!”.

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