Se è sempre l’ora dell’aperitivo, quale miglior momento per lanciare Contrattino? Antonino Cannavacciuolo non ha dubbi e sfida questa estate focosa con un ready to drink rinfrescante, dal moderato tenore alcolico e in un formato elegantissimo.
Per parlare di Contrattino, infatti, dobbiamo tornare indietro negli anni, per un viaggio alla scoperta di un prodotto che ha bruciato i tempi e che ora torna, con nuove ed interessanti vesti, prepotente sulla scena.
Sono gli inizi del 1900 e l’aperitivo diventa un momento importante, di condivisione e chiacchiere, soprattutto nella classe intellettuale e artistica italiana. Qui, nei bar, si celebra un nuovo modo di vivere e assaporare la convivialità.
Arrivano gli anni ’20 e ’30, la moda dall’aperitivo è popolare e nascono cocktail che faranno la storia, come il Negroni e l’Americano. È in questo momento effervescente che CONTRATTO, cantina vinicola fondata a Canelli nel 1867, inizia a proporre sul mercato due prodotti pensati anche per la miscelazione, il CONTRATTO BITTER (1933) e il CONTRATTO APERITIF (1935).
Ma è solo un anno dopo che nasce quello che possiamo definire l’antenato dei moderni ready to drink, L’APERITIVO TONIC NORMAL G. CONTRATTO CANELLI. Il successo è immediato e negli anni ’50 arrivano anche le declinazioni TONIC NORMAL e TONIC BITTER, reclamizzati come “gli aperitivi degli intenditori”, oggetto di un’iconica campagna pubblicitaria dell’artista Mario Gros.
Contrattino Aperitivo Bitter
Contrattino è il frutto della meticolosa e incessante ricerca di casa Contratto che, facendo tesoro della sua storia, propone un prodotto biologico, dal basso tenore alcolico, elegante e fresco, in linea con le attuali tendenze di consumo.
Un’elegante bottiglia in stile Art Déco da 20 cl, una gradazione alcolica del 5,5%, una gradevole sensazione rinfrescante e floreale. È questo l’identikit del nuovo aperitivo dell’estate, creato da Paolo Dalla Mora imprenditore già fondatore di Gin Engine, Vermouth & Bitter Strucchi e Sgrappa, Giorgio Rivetti, proprietario di Contratto e Luca Gargano, presidente di Velier. Una compagine di imprenditori di successo a cui da oggi si aggiunge lo chef Antonino Cannavacciuolo, che ha deciso di sposare un progetto che lo vede al suo debutto nel mondo del beverage.
Che sapore ha Contrattino
Contrattino regala una percezione dolce ed equilibrata e una parte amaricante variegata, che si differenzia dalla classica genziana o artemisia di molti aperitivi. La sua parte floreale è piacevole e decisa, così da amplificare molto il bouquet aromatico. Il colore rosa è assolutamente naturale e gli è donato dal succo concentrato di carota nera.
Tutto questo mix porta ad una beva coinvolgente, dove un sorso chiama l’altro. Grazie all’ottima gestione del bilanciamento fra dolce, amaro e aromatico, il palato rimane sempre pulito e mai appesantito dalla parte zuccherina.
L’aperitivo biologico
Contrattino è preparato con zucchero di canna biologico, aromi naturali di piante officinali e agrumi. La gradazione del 5,5% deriva da alcol biologico.
Il perfect serve è liscio freddo senza ghiaccio, liscio in bottiglia con ¼ di fetta d’arancia (versione birretta) e versione 1×2 (due bicchieri, un contrattino e vino spumante) con metà Contrattino (10 cl) e metà vino spumante (10 cl).
Il brindisi è d’obbligo e necessita di pacca sulla spalla a completamento.