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Lunedì 17 Marzo alle ore 18.30 inaugura, in Piazzale Valdo Fusi, con un evento riservato in esclusiva alla stampa, Open Baladin Torino. Seguirà, il 21 Marzo, l’apertura al pubblico sempre dalle 18.30, con una grande festa dedicata all’equinozio di primavera simbolo dell’arrivo della bella stagione e per noi motivo benaugurale. In questa occasione verranno distribuiti dei coupon che daranno diritto a una birra omaggio e, in più, ma solo per i primi 300 che arriveranno a Open Baladin Torino, una delle 300 bottigliette di birra celebrativa.

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Open Baladin Torino non è “solo” un locale, perché un ambizioso obiettivo guida il progetto: fare di Torino la capitale del nord della birra artigianale italiana. Come? Creando cultura birraria, argomento centrale del concetto “Open”. Open è un progetto innovativo elaborato da Teo Musso “per dare una scossa forte al mondo delle birre artigianali italiane. Open, come open source, e si basa sulla condivisione. Nasce tutto da una birra, proprio dal nome Open, che nel 2008 si propone con la prima birra italiana open source la cui ricetta, dimensionata per una produzione da homebrewer, è stata pubblicata per tutti sul web. L’obiettivo era di condividere una ricetta che creasse interesse e che aiutasse a diffondere l’idea della birra artigianale italiana. Sul concetto di Open sono anche nati dei locali dedicati alla diffusione del bere artigianale italiano.

 Open Baladin Torino è il terzo locale, dopo quelli di Cinzano e Roma, nati con il proposito di promuovere la conoscenza della birra artigianale italiana proponendo un’ampissima scelta di birre alla spina e birre in bottiglia selezionate accuratamente. È sempre Teo Musso che decide di non limitarsi alla birra, nello stesso tempo, infatti, “lancia il prototipo di un modello di pub pensato apposta per la birra artigianale italiana, un tipo di locale che deve rappresentare in modo visibile l’energia di tutto il movimento della birra di qualità, e per dare l’esempio, nel maggio 2009 apre Open Baladin a Santa Vittoria d’Alba, nella frazione di Cinzano e pochi mesi dopo, a settembre, apre un Open a Roma

 Teo l’ha promesso: “Torino tornerà la capitale. Della birra artigianale, naturalmente. È il momento della svolta. È il momento giusto per avviare un Open anche qui nel mio Piemonte. L’ho voluto tantissimo e credo che sia un locale con tutte le carte in regola, perché ha tutto quello che serve per vincere quella che vedo come una sfida. Quando ho mosso i primi passi nel mondo della birra artigianale qui in Italia, iniziando a produrla in una realtà non solo del tutto nuova ma anche vocata al vino, mi sono conquistato lo status di alieno. Adesso mi piace pensare a questo locale come un’astronave che porta su Torino la birra artigianale”.

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Bottiglia_33_Open_Baladin_TOPotremmo dunque definirlo un locale spaziale? Se dei motivi decorativi riportano a quest’idea, è però la birra l’elemento centrale attorno al quale ruota l’anima del locale: un banco di mescita importante, di ben 9 metri, che ospiterà 38 spine di cui 3 dedicate alla birra spillata a pompa (ma con la possibilità di aggiungerne altre 6). Le birre saranno per la quasi totalità italiane e si avvicenderanno tantissimi birrifici durante l’anno. Chiaramente avranno una presenza permanente le birre Baladin e di Birra del Borgo partner del progetto. Inoltre, a spot, verranno servite birre straniere provenienti da tutto il mondo. Ma non basta… All’Open Baladin Torino gli amanti della birra artigianale di qualità troveranno una carta di prodotti in bottiglia. Ben 100 etichette di birre italiane selezionate per garantire un’ampia panoramica della migliore produzione nazionale.Alla birra, in pieno spirito Open, si affiancherà un’ampia scelta di piatti preparati nella cucina a vista dallo staff capitanato dallo chef torinese Ivan Albertin già responsabile di Petit Baladin Torino e seguita a distanza dal mitico Gabriele Bonci.

 Il menù, in costante evoluzione, proporrà: un’ampia scelta di hamburger di qualità, fatti con la carne bovina Piemontese di La Granda (Presidio Slow Food della razza bovina Piemontese) e con le salse preparate internamente accostati da un’offerta di panini vegetariani. Le immancabili “fatate”, ovvero le oramai mitiche chips di patate, preparate al momento, aromatizzate con gusti originalissimi (dalla liquirizia all’aglio e pecorino, passando per la paprika dolce o quant’altro…). Qui a Torino verranno affiancate dalle “rustiche”, tagliate a spicchi e cotte con la buccia in due tempi. Gli sfiziosi “arrotolati” fatti con pane tipo pita con pollo, salmone o con una ricetta vegana a base di falafel di fave, pomodoro confit e maionese senza uova. E poi fritti, stinco alla birra, galletto estivo, insalate e dolci del giorno. Tutto il pane utilizzato a Open Baladin Torino sarà prodotto nella casa circondariale conosciuta a Torino come “le Vallette” dalla cooperativa Ecosol nell’ambito del progetto LiberaMensa. Maestro d’eccezione dei neo panettieri: l’amico Gabriele Bonci. Le proposte per il pranzo (il locale aprirà anche a pranzo dopo Pasqua) varieranno leggermente da quelle per la cena, per consentire anche una pausa-lavoro a prezzi e a tempi più contenuti.

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La struttura, situata nel pieno centro di Torino, è sorta nel 2006 per ospitare eventi nell’ambito delle Olimpiadi Invernali ed è conosciuta dai torinesi come “Casa Canada” avendone condiviso gli spazi con la delegazione olimpica canadese. Del locale, di proprietà del Comune di Torino, sono stati conservati, sostanzialmente, solamente i muri in vetro perimetrali e la copertura. Completamente nuove sono le infrastrutture interne e l’impiantistica che hanno richiesto grandi sforzi di progettazione e investimenti per rendere una bellissima “scatola vuota” funzionale per ospitare un locale di somministrazione. Chiaramente a parte i necessari interventi tecnici, tanto lavoro è stato fatto per trasmettere il gusto che caratterizza i locali Open Baladin. Il lavoro è stato affidato ad un gruppo di artisti capitanati dalla francese Marina Obradovic a cui si è affiancato il torinese Marco Bailone, papà dei disegni che raccontano l’Open Baladin Torino e la birra artigianale. Piazzale Valdo Fusi sorge su di un’ampia area nel cuore di Torino che ospita un importante skate park e riteniamo che possa essere in modo molto naturale, una cornice perfetta per iniziative legate al “street-food-art”.

 Open Baladin Torino si sviluppa su due livelli: la sala al piano terra che si sviluppa su di una superficie di 120 metri quadrati con 100 posti a sedere. Il cliente viene accolto al suo ingresso da una grande parete posta alle spalle del bancone in cui sono visibili tutte le birre in bottiglia. Sul soppalco si trova una saletta molto particolare. Si tratta infatti di una scatola di birra sospesa con circa 30 posti a sedere. Nella prima fase di apertura Open Baladin Torino sarà aperto 7 giorni su 7 dalle 18:30 alla 1 di notte. Dopo Pasqua l’orario di amplierà dalle 12 alle 2 di notte. In estate ci sarà ancora più spazio grazie a un dehors. E non è ancora finita: a fine Agosto Open Baladin Torino ospiterà una festa per i 18 anni della birra artigianale. Per i dettagli, però, dovrete continuare a seguirci…

 +info: Ufficio Stampa & PR Marketing Baladin Fabio Mozzone

 

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