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Tra i tetti rossi di Firenze, in pieno centro storico, ormai da qualche mese svetta una nuova interessante struttura: “Angel Rooftop & Dining”, meravigliosa location che si estende sui tre piani superiori (quinto, sesto e settimo) dell’Hotel Calimala, albergo quattro stelle con sede nel Palazzo degli Angeli, recentemente rinnovato.
Un place to be, con uno spazio verde curato da Serre Torrigiani, con tanto di ristorante, due bar al chiuso e due all’aperto, un patio con giardino sospeso e una plunge pool. Pronto a diventare, grazie anche alla sua spettacolare vista a 360° su Firenze, uno dei punti di ritrovo più amati della città, per aperitivi, cene e nightlife. “Angel Rooftop & Dining”, infatti, è un’oasi di silenzio immersa nel caos turistico, dove gustare ottimi piatti a ogni ora del giorno, dalla colazione fino alla cena. Inondato dalla luce è perfetto, ad esempio, per un light lunch. Illuminato da filari di lampadine pendenti è ideale per un aperitivo romantico, ma è anche un posto suggestivo per ballare sotto le stelle. Un luogo da vivere tanto indoor quanto outdoor, d’estate e d’inverno, con un affaccio unico su Piazza della Signoria, Santa Maria del Fiore, Orsanmichele, con lo sguardo che spazia fino a Palazzo Pitti, alle colline di Bellosguardo, sui tetti di tutta la parte antica…
Food – Affidata alle cure di Chef Alberto Bergami, la cucina di “Angel Rooftop & Dining” è ispirata ai sapori, ai profumi e alle tecniche di cottura del Sud del Mediterraneo, con qualche gradevole tocco fusion che richiama le atmosfere del Middle East. La filosofia del food si basa quindi sulla stagionalità, sulla freschezza e sulla ricchezza dei prodotti della Toscana, una terra fertile e generosa che offre pesce freschissimo, carne da allevamenti biologici e a km 0, frutta e verdura organica e una ricca selezione di formaggi tipici. Tra i piatti più interessanti, troviamo sicuramente l’Etrusca di Cinta Senese alla griglia, una bistecca di maiale di Cinta marinata con birra di castagno, chimichurri e patate novelle, i Ravioli (rigorosamente fatti a mano dallo Chef come tutti gli altri tipi di pasta presenti nel menù) con Ragù di Coniglio, salsa al pecorino, burro nocciola, timo e scorza di limone, o il Chianina Cheeseburger con fontina, cipolla stufata, zenzero alla birra, pomodori, cetrioli sotto aceto, salsa della casa, marmellata di cipolle e origano e patatine al rosmarino. La proposta food&beverage è stata disegnata in collaborazione con The One Group, leader nel settore dell’hospitality che si occupa di sviluppare e gestire ristoranti di alto livello.
Beverage – Strutturato con la consulenza di Massimiliano Prili, uno dei decani a Firenze nel mondo dell’hospitality e della miscelazione, “Angel Rooftop & Dining” sta crescendo molto anche a livello di bar, con un’ottima selezione di vini provenienti da tutte le regioni d’Italia e una drink list di buon livello, che vanta al suo interno una particolare proposta di Gin Tonic. Un work in progress, tanto nella bottigliera quanto nella cocktail list, che anche grazie alla sopraccitata consulenza ha però senza dubbio tutte le carte in regola per fare bene.
Location – Gli interni di “Angel Rooftop & Dining” sono stati disegnati dall’architetto e designer Alex Meitlis, lo stesso che ha progettato tutti i ristoranti di Yotam Ottolenghi a Londra (compreso il rinomato ROVI). I bar interni sono caratterizzati da eleganti panche imbottite in pelle, gli arredi in legno sono progettati su misura, così come le opere d’arte selezionate. Il bancone del bar è in pregiato marmo italiano, le aree outdoor sono arredate con tavolini e sedie in classico stile italiano. Il patio è decorato con una vasca d’acqua fredda, è circondato da piante ed è stato progettato da Vieri Torrigiani delle Serre Torrigiani, ispirandosi ai giardini verdeggianti di Firenze. Il rooftop ospiterà diversi dj set, eventi e serate dedicate, con una location in grado di ospitare 200 ospiti e 250 standing. E, ciliegina sulla social torta: “Angel Rooftop & Dining” vanta quello che definisce con orgoglio “the most instagrammable bathroom in town”: provare per credere!
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