Un nuovo modello di sviluppo che parte dal caffè e dalla prima capsula compostabile 100% italiana: è il progetto che ha visto impegnate in una ricerca durata 5 anni due eccellenze italiane, Lavazza e Novamont e i cui risultati sono stati presentati oggi alla presenza del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e di Gunter Pauli iniziatore della Blue Economy (nella foto assieme a Marco Lavazza, vicepresidente Lavazza e Catia Bastioli, Ceo di Novamont)
Grazie infatti all’alleanza strategica tra i due campioni del Made in Italy e ad un altissimo lavoro di ricerca, è stata messa a punto la prima capsula compostabile con brevetto Lavazza per un perfetto espresso italiano. La capsula Lavazza sarà realizzata in Mater-Bi® 3G, che permetterà un importante contributo alla diminuzione delle emissioni di gas serra grazie alle performance ambientali del materiale. L’aspetto su cui Lavazza ha puntato con questa innovazione è una fase precisa del ciclo di vita del prodotto: il fine vita. Ad oggi nel modello lineare produzione-consumo-smaltimento, il prodotto diventato rifiuto viene avviato in discarica o incenerimento. Applicando invece il principio dello zero waste dell’economia circolare, secondo il quale niente è rifiuto ma tutto torna ad essere risorsa con grandi benefici per l’ambiente, Lavazza e Novamont hanno messo a punto una capsula che può essere raccolta con il rifiuto umido ed avviata al compostaggio industriale, dove capsula e caffè esausto vengono riciclati insieme in compost, concime naturale per i suoli.
Per una più ampia lettura e documentazione sulle nuove capsule compostabili si rimanda al documento
Un video di approfondimento è scaricabile al link: edelmanftp.box.com/s/u7ycpq1xox6d7hlqk5jo00w1uvx2uf0o
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