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Arriva l’Acquavite Tosolini da Birra Artigianale di Zahre Beer di Sauris di Sopra


Quando da un periodo di crisi come è stato quello relativo al lockdown, arrivano idee inaspettate che danno soddisfazioni e mettono alla prova la capacità di esplorare mondi fino ad allora, all’apparenza, molto lontani. E’ il caso dell’acquavite di birra prodotta da Bepi Tosolini utilizzando per la distillazione la birra artigianale prodotta da birrificio Zahre di Sauris di Sopra, in Carnia, posto a 1.400 metri di altezza.

 

 

“E’ una distillazione – racconta Lisa Tosolini, export manager dell’omonima distilleria – che abbiamo fatto durante il lockdown andando ad esplorare un mondo un po’ particolare, quello della birra artigianale prodotta nella nostra regione. Come spesso succede, queste crisi servono per sfruttare delle cose che si hanno in “casa” ma che non “vedi”. Ed è così che che nascono dei prodotti nuovi, magari con la birra in eccesso prodotta da un dinamico birrificio di montagna. In qualche modo l’astuzia e la creatività italiana ha fatto si che venisse fuori questo distillato creativo. E devo dire che si tratta di un prodotto che sta trovando un consenso molto interessante. Prodotto in sinergia con una realtà locale”.Quest’acquavite di birra artigianale friulana, affinata in barrique di rovere e distillata con alambicchi artigianali a vapore da selezioni di birre artigianali, è prodotta nelle varianti ambrata, affumicata e bionda, miscelate per ottenere un blend che racchiude tutti il carattere del Friuli e dei luoghi incontaminati della Carnia.

 



 

Ma è il momento che sembra propizio per ripensare a una rinascenza, come confermato dalla stessa Lisa Tosolini: “noi vediamo sicuramente grande euforia. Soprattutto all’estero, dove c’è grande voglia di ripartenza e sono tutti positivi. Tutti si stanno predisponendo per iniziare una stagione che dovrebbe andar bene. Paesi come l’Inghilterra e gli Usa, al di là delle problematiche che stanno ancora affrontando, nel senso che vigono ancora restrizioni e che soffrono queste chiusure, sono aperti verso l’esterno e la loro economia interna sta ripartendo. Si tratta – ha evidenziato – di nostri mercati tradizionali, due dei mercati più forti, a parte quelli limitrofi come quello tedesco e austriaco. Ma sono appunto quelli extra Ue, come quello inglese post Brexit e quello statunitense, i mercati che ci stanno dando più soddisfazioni. Perché sono ripartiti. Si tratta di Paesi dove la gente ha bisogno, dopo il buio pesto, di ritornare a una pseudo normalità, ha la necessità di ritornare a una convivialità. Cosa che si registra comunque anche in Italia”.

“La cosa particolare di questo periodo – ha rimarcato – è che in tutti questi Paesi il prodotto straniero, come può essere la grappa ad esempio, è percepito quasi come un qualcosa di “esotico”, lontano ma che si aveva la possibilità di vivere in casa. Un “non vado in Italia ma la assaporo a casa”. Questo ha favorito l’espansione ma anche la conoscenza del prodotto e oggi noi godiamo del frutto di questa chiusura. Sembra un paradosso – questa la chiusa della Tosolini – ma questa chiusura ha fatto conoscere alla gente prodotti che probabilmente non conosceva. O conosceva superficialmente”.

BEPI TOSOLINI

Le Distillerie Bepi Tosolini producono grappe e acqueviti come da antica tradizione friulana. Il segreto speciale dei distillati Tosolini non verrà mai svelato al di fuori delle linee generazionali che si tramandano l’arte del buon bere. L’antica arte del mastro distillatore Bepi continua a vivere nell’impegno professionale di tutta la famiglia, da Giovanni, ora alla presidenza della società, ai nipoti Giuseppe, Bruno e Lisa ormai impegnati a pieno ritmo tra vendite, marketing e produzione per seguire le orme del nonno. Con impegno hanno saputo mantenere immutati i ritmi e le regole di affinamento e invecchiamento, al fine di conservare i profumi e i sapori del Friuli ancestrale e sono allo stesso tempo simbolo di continuità e amore per le tradizioni. Insieme si adoperano per mantenere viva l’antica sapienza dei mastri distillatori delle terre friulane già raccolta dal nonno Bepi, affinandola nel tempo con una continua ricerca di qualità e purezza del prodotto.

+Info:  www.bepitosolini.it – –

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