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«Nei cocktail, la scelta degli ingredienti che richiamano la tradizione enogastronomica italiana deve essere accompagnata da uno storytelling curato: è essenziale che il cliente venga guidato, come in un percorso culinario, a scoprire ogni sfumatura visiva, gustativa e olfattiva del drink».

Con queste parole, Andrea Villa dà il via a un percorso sensoriale che unisce mondi apparentemente distanti: quello del caffè e quello della mixology. Maestro riconosciuto a livello mondiale, campione internazionale di mixology e tre volte vincitore del titolo di Campione Italiano di Coffee in Good Spirits, Villa ha trasformato la sua passione in un’arte. Dopo un percorso che lo ha visto evolversi dal ruolo di sommelier a quello di innovatore nel campo della miscelazione – culminato con successi internazionali come il settimo posto ai Mondiali di Milano (2022) e il terzo a Copenaghen (2024) – oggi è pronto a stupire ancora, fondendo ricordi d’infanzia, tecniche d’avanguardia e ingredienti d’eccellenza.

Andrea Villa

Andrea Villa non è solo un bartender: è un narratore che trasforma ogni cocktail in un racconto personale. Amante dei fiori e degli aromi naturali, ha creato un laboratorio a Lesmo, in provincia di Monza, dove la sua ricerca della semplicità perfetta incontra la tecnica e l’innovazione. Le sue creazioni, caratterizzate da una precisione studiata per garantire equilibrio e replicabilità, gli hanno permesso di collaborare come trainer e consulente con brand e professionisti del settore.
Attualmente, mentre si prepara per il Campionato Mondiale di Coffee in Good Spirits a Ginevra (26-28 giugno), Villa continua a spingere i confini della mixology, proponendo soluzioni che trasformano il caffè in un vero e proprio filo conduttore dell’esperienza.

Starbucks Reserve Roastery Milano e l’Arriviamo Bar: il palcoscenico d’eccellenza per una Cocktail List di ingredienti, storie e ispirazioni

La nuova cocktail list nasce in esclusiva per l’Arriviamo Bar, situato al piano mezzanino della Starbucks Reserve Roastery Milano, la prima Reserve Roastery in Europa, Medio Oriente e Africa, ospitata nello storico Palazzo Broggi in Piazza Cordusio.

Questo spazio reinterpreta la tradizione italiana dell’aperitivo in chiave contemporanea. Ogni dettaglio, dalla torrefazione in loco alla collaborazione con Princi per la panificazione artigianale, contribuisce a creare un ambiente dove il caffè e la mixology si fondono per dare vita a esperienze multisensoriali.

Ogni nuovo drink presentato da Villa altro non è che un viaggio attraverso sapori e territori, dove ognuno di essi racconta una storia personale e un legame profondo con il territorio, grazie anche all’uso esclusivo del Milano Roastery Microblend – una miscela pensata per esaltare le sfumature tostate, le note di ciliegia maraschino e il delicato equilibrio tra dolcezza e intensità.

I cocktail
  • Eden Elixir

Eden Elixir è un long drink che fonde il carattere dolce e vinato del Porto Sandeman Ruby con la complessità del caffè. Il liquore alle more e lo sciroppo di fiori di sambuco evocano i sapori tipici del Nord, mentre il liquore alla foglia di fico, artigianalmente lavorato in Piemonte, aggiunte un tocco aromatico inaspettato, creando una struttura profonda e bilanciata:

«La vera particolarità di questo cocktail è la garnish: un fiore, elemento che porto con me fin dall’infanzia trascorsa in campagna. I fiori sono una costante nei miei drink, non solo per l’impatto visivo, ma anche per l’esperienza olfattiva che evocano. Siamo abituati ad avvicinarci a un fiore per sentirne il profumo, per rilassarci, ma in miscelazione può sorprendere anche per le sue sfumature gustative. In questo caso, il fiore di sambuco aggiunge un tocco aromatico delicato, mentre la garnish gioca anche sulla parte tattile, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente».

  • Drops of Gold

Drops of Gold è un viaggio sensoriale tra Sicilia e Valle D’Aosta. Il whisky Nikka, sottoposto a un’innovativa infusione con olio extravergine d’oliva della Valle del Belice (grazie alla tecnica del fat-wash), si integra armoniosamente con il caffè filtrato, dando vita a una texture vellutata. Il Ratafià valdostano e il succo d’ananas aggiungono note fruttate e fresche, mentre tre gocce di olio extravergine intensificano il bouquet aromatico, regalando un’esperienza sofisticata:

«Si chiama ‘Drops of Gold‘, e il nome spiega già parte della sua essenza. Nei miei studi, ho osservato come sempre più bartender si avvicinino al mondo culinario, adottando tecniche che li portano quasi a essere definiti ‘BarChef‘. Questo cocktail si distingue per un ingrediente assolutamente innovativo: l’ampolla separatice, in cui un whisky viene sottoposto alla tecnica del Fat-Wash. Tale procedura, che prevede il lavaggio con grassi animali e vegetali seguito da una precisa separazione per densità, permette di integrare un olio pregiato proveniente dalla Sicilia, esaltando la componente aromatica del drink. Il metodo shake, inoltre, conferisce una struttura più corposa, facendo di questo cocktail un vero e proprio omaggio alla territorialità italiana».

  • Le Mie Radici

Le mie Radici è un tributo al cuore del centro Italia, dove la passione per la terra si esprime in un cocktail d’eccellenza. Un doppio espresso, realizzato con il Milano Roastery Microblend, si sposa con un vermouth al Sagrantino umbro per creare una base intensa. L’aggiunta di sciroppo di timo e barbabietola arricchisce il drink con profondità e vivide tonalità, mentre un tocco di Gardeum Floral Punch, con estratto di acmella, dona una leggera effervescenza. Una foglia di timo simboleggia il legame indissolubile con il territorio:

«È un onore per me condividere questo cocktail, che mi ha permesso di conquistare il terzo posto al mondo nella competizione Coffee in Good Spirits a Copenaghen. Una gara affascinante, che sfida i bartender con ingredienti obbligatori per poi lasciare spazio alla creatività man mano che si avanza.

Le mie radici è un cocktail che nasce dalla terra e richiama il Centro Italia, ma è stata anche una vera sfida: combinare ingredienti che solitamente non si accostano al caffè o alla miscelazione classica. La barbabietola dona una nota terrosa profonda, mentre il doppio espresso si intreccia con un vermouth al Sagrantino, un vitigno unico che cresce solo in Umbria. Per me, che sono anche sommelier, valorizzare la territorialità italiana attraverso il vino è un elemento imprescindibile.

Il tocco floreale arriva dal Gardeum Floral Punch, arricchito dall’Acmella, un fiore che sprigiona un effetto frizzante al palato e viene usato in degustazione per pulire la bocca, tanto da essere soprannominato ‘erba elettrica’. A completare il profilo aromatico, uno sciroppo di timo, tipico della Toscana, qui reinterpretato in chiave dolce».

  • Don’t Pink about it

Don’t Pink About It celebra i sapori vivaci del Sud Italia. In questo cocktail, l’infusione di frutti rossi – lampone, ibisco e ribes – si combina con il gin Tanqueray 10 e il limoncello Villa Massa, accentuando le sue note agrumate. Un’ultima spruzzata di olio essenziale di bergamotto calabrese, applicata direttamente al momento del servizio, aggiunge quel tocco finale che completa il profilo aromatico in modo sorprendente:

«Don’t Pink About It è un cocktail che colpisce prima di tutto per il suo aspetto: un colore vivace che nasce dall’infusione di lamponi, ribes rosso e fiori di ibisco, creando un equilibrio perfetto tra acidità e freschezza. Il nome stesso gioca su questa identità cromatica e sensoriale, mentre ogni ingrediente si fonde in una vera e propria melodia di sapori.

Il cuore agrumato del drink richiama il Centro e il Sud Italia. Il Tanqueray 10, con le sue note di scorza d’arancia e limone, si sposa con la dolcezza del limoncello, esaltando la tradizione regionale. A dare profondità e carattere, l’olio essenziale di bergamotto calabrese, che aggiunge un tocco aromatico inconfondibile.

Limpido, vibrante e dal profilo alcolico deciso, è forse il cocktail più intenso della lista, un omaggio alla territorialità italiana attraverso un’esperienza sensoriale che unisce vista, olfatto e gusto in un unico sorso».

  • Aria di Primavera (Mocktail)

Aria di Primavera è un omaggio rinfrescante ai paesaggi montani italiani. Un cold brew infuso alla lavanda si armonizza con il succo di mela verde e lo sciroppo di fiori di sambuco, mentre la ginger beer apporta una leggera effervescenza. Il drink si completa con una delicata aura di lavanda, che avvolge il palato con una sensazione di freschezza e leggerezza:

«Aria di Primavera è un cocktail che celebra la leggerezza e la freschezza della stagione con una tecnica di aromatizzazione unica. Il protagonista è un cold brew infuso alla lavanda, che dona una nota floreale delicata e avvolgente, esaltata dall’incontro con il succo di mela verde e lo sciroppo di fiori di sambuco.

La preparazione stessa contribuisce alla sua struttura: la tecnica dello shake crea una texture incredibilmente morbida e setosa, amplificando la sensazione vellutata al palato. Anche il ghiaccio gioca un ruolo fondamentale: un cubo di grandi dimensioni rallenta la diluizione, mantenendo intatta la complessità aromatica. Il tocco finale? Fiori di lavanda in superficie, che non solo arricchiscono il profilo olfattivo, ma completano l’esperienza visiva e tattile di questo cocktail primaverile».

  • Beyong the Star (Mocktail)

Beyond the Star è una coccola liquida per i sensi. Il vibrante sciroppo di zafferano si intreccia con la morbida bevanda alla mandorla e il tè alla pesca, dando vita a un cocktail dal colore dorato e avvolgente. Un tocco finale di anice stellato intensifica il contrasto tra aroma e sapore, regalando un’esperienza gustativa sorprendente ad ogni sorso:

«Il nome di questo cocktail nasce dalla sua natura sorprendente: il finale in bocca spiazza, perché il profilo aromatico è completamente diverso da quello gustativo. Una sfida tecnica che ruota attorno a uno degli ingredienti simbolo della gastronomia italiana: lo zafferano. Lo sciroppo di zafferano, infatti, dona intensità aromatica, mentre la bevanda di mandorla bilancia con una texture vellutata e avvolgente, regalando anche una componente tattile distintiva. L’acidità è fondamentale per equilibrare il tutto, mentre il tè alla pesca, con la sua dolcezza naturale, completa l’armonia del drink. Il colore, di un giallo dorato brillante, richiama la preziosità degli ingredienti, mentre l’anice stellato, posizionato in cima, aggiunge un tocco aromatico finale senza essere destinato al consumo diretto».

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Alla Starbucks Reserve Roastery Milano, il caffè non è solo una bevanda, ma un ingrediente chiave per esplorare nuove frontiere della mixology. Andrea Villa, con la sua ricerca costante e il suo talento, ha creato una cocktail list che unisce tecnica, storytelling e passione per il territorio italiano. Ogni drink è un’esperienza multisensoriale, un viaggio attraverso sapori, aromi e consistenze che sorprendono a ogni sorso.

Con il Campionato Mondiale di Coffee in Good Spirits alle porte, la Roastery Milano si conferma il laboratorio perfetto per spingere sempre più in là i confini della miscelazione.

+ INFO: www.roastery.starbucks.it

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