È stata assegnata alla nuova società ATI Betulla la concessione dell’attività di coltivazione di acque minerali della sorgente Betulla di Carreggine (LU) che in passato è stata imbottigliata dalla società Fonte Azzurrina, non più attiva a causa di fallimento.
Come si apprende dalla determinazione pubblicata sull’albo pretorio, la precedente concessione, che aveva una durata fino al 2045, è stata dichiarata decaduta lo scorso 16 agosto a causa di “una serie di adempimenti obbligatori e perentori non espletati”.
Il 19 agosto l’amministrazione comunale ha indetto una gara per l’assegnazione della concessione definitiva della durata di anni 25 per lo sfruttamento del giacimento e della sorgente di acque minerali, denominata Betulla.
Ad aggiudicarsi il bando per la concessione mineraria, della durata di ben 25 anni, è la nuova società ATI Betulla, formata da:
- Acqua Pradis srl con sede legale a Clauzetto (Pordenone, Friuli-Venezia Giulia), in qualità di mandataria,
- Gruppo Toscano Spedizioni srl con sede ad Altopascio
- Acqua Dynamo srl con sede a San Marcello Pistoiese, in qualità di mandanti
per l’importo totale di 675mila euro (+iva).
La grande risorsa territoriale, nasce in purezza a oltre 1.000 metri di altitudine nel cuore del Parco Naturale delle Alpi Apuane in alta Garfagnana, e sgorga dalla fonte, libera da microrganismi e inquinanti chimici. Le sue caratteristiche sono particolarmente ricercate, soprattutto per il suo livello alcalino naturale, tra i più alti rilevati in Italia. L’area soggetta alla concessione mineraria ha una superficie complessiva di 283,10 ettari. Il canone è stabilito in 1,50 euro per ogni metro cubo di acqua utilizzata ai fini dell’imbottigliamento, con un canone ridotto del 50% per l’acqua imbottigliata in vetro.
Fonte: www.lanazione.it