Il rinvio di soli 6 mesi della tassa non risolve le difficoltà a imprese e cittadini. Serve un intervento definitivo su una misura superata.
“Concordiamo con quanto espresso dal Ministro Urso in merito al posticipo di Sugar tax che, insieme a Plastic tax, gravano sul nostro comparto, con il rischio di una ricaduta sui consumatori finali in termini di prezzi visto l’aggravio fiscale del 28%. Ma prendere fiato fino a Luglio 2024 non aiuterà imprese e cittadini, alle prese con una inflazione che riduce il potere d’acquisto delle famiglie. ASSOBIBE ha aderito all’invito del ministro Urso per facilitare un trimestre anti-inflazione, nonostante lo scenario complesso caratterizzato da importanti incrementi dei costi energetici e di approvvigionamento di materie prime necessarie alla produzione.
Ribadiamo la necessità di una cancellazione definitiva della Sugar tax, per contribuire ad allentare lo stato di incertezza che grava sul comparto delle bibite analcoliche e che blocca investimenti che potrebbero determinare nuove assunzioni, generare innovazione e crescita economica per l’intera filiera, con ricadute inevitabili su tutta la Filiera”. Con queste parole Giangiacomo Pierini, presidente di ASSOBIBE, associazione di CONFINDUSTRIA che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia, commenta quanto dichiarato questa mattina dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nel corso della prima riunione del tavolo permanente dedicato ai settori della distribuzione, del commercio e dell’industria dei beni di largo consumo, in merito al posticipo della Sugar tax, rinviata a luglio 2024.
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