In Italia l’industria lattiero-casearia ha il primato nel settore alimentare, con più di 15 miliardi di euro di fatturato e corre sui mercati esteri, con oltre 330.000 tonnellate e 2,5 miliardi di euro. In pratica, quasi 1 formaggio su 3 prodotto in Italia viene venduto all’estero ma nel 2014 la crescita dell’export ha rallentato e i consumi interni fanno fatica a ripartire. E’ questo il messaggio lanciato in occasione dell’assemblea annuale di Assolatte, accompagnata dai festeggiamenti per i 70 anni di attività.
Per celebrare il 70esimo anniversario dalla sua fondazione, Assolatte ha scelto la Capitale come suggestiva location: il St. Regis per l’incontro talk show con i soci imprenditori e la terrazza panoramica di Villa Medici per la cena di gala con concerto e spettacolo di luci. “Per continuare a crescere – ha osservato il presidente di Assolatte, Giuseppe Ambrosi – stiamo investendo nelle esportazioni che oggi assorbono un terzo della nostra produzione casearia e generano un fatturato di 2,5 miliardi di euro. Siamo pronti a moltiplicare i nostri sforzi e a raggiungere 3,5 miliardi entro il 2020 ma chiediamo che venga riconosciuto il nostro ruolo strategico all’interno della filiera e che i nostri partner lavorino al nostro fianco per evitare che gli spazi di mercato che stanno nascendo nel mondo vengano occupati da altri”.
“Puntare sull’export – sottolinea Adriano Hribal, consigliere delegato della presidenza di Assolatte, è una via obbligata per riuscire a collocare una produzione casearia tornata a crescere nel 2014 e per bilanciare, almeno in parte, le perdite registrate in Italia dove complessivamente, tra il 2011 e il 2014, la spesa destinata all’acquisto di latte e formaggi è crollata del 12%”. La maggior parte delle vendite di formaggi all’estero viene realizzata nei mercati storici e vicini: la Francia e la Germania si confermano i migliori clienti, assorbendo da sole il 35% delle esportazioni tricolori. Anche il 2015 si è aperto con buone notizie dal fronte export, con una forte crescita di Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+10%), Gorgonzola (+12%), pecorino (+16%) e mozzarella (+8%).
+info: www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/business/index.shtml – www.assolatte.it
Video su panoramica sul mercato lattiero caseario.