“Nel 2016 la Sicilia è stata una delle 10 regioni top per valore di export di vino. La Sicilia, insieme alla Puglia, è la regione che è cresciuta di più. In ordine di peso percentuale, i mercati dove il vino siciliano viene esportato sono: Usa (18,6%), Germania (16,7%), Uk (9,4%), Svizzera, Svezia, Canada, Francia, Giappone, Cina, Russia. Usa e Cina sono i paesi dove l’esportazione è in crescita”.
Lo ha affermato il direttore regionale Sicilia di UniCredit, Salvatore Malandrino, presentando la prossima edizione di ‘Sicilia en Primeur’, l’evento di presentazione della vendemmia 2016 in programma dal 25 al 29 aprile a Catania, nel parco di Radicepura.
“I dati di UniCredit confermano un trend che si rispecchia sull’interesse che sta suscitando ‘Sicilia en Primeur’: hanno chiesto di partecipare oltre 100 giornalisti provenienti da 22 Paesi e per la prima volta saranno presenti alcuni buyer istituzionali”, ha detto Francesco Ferreri, presidente di Assovini Sicilia.
“L’imbottigliato di vini Igt e Doc in Sicilia – ha sintetizzato Antonio Rallo, presidente di Unione italiana vini e del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia – è in aumento. C’è un altro dato che è importante sottolineare: la Doc Sicilia registra un +11,05% nell’anno 2016 senza che ciò abbia avuto riflessi negativi sui vini Igt Terre Siciliane e Doc territoriali che, al contrario, vedono aumentato il volume della loro produzione. La Doc Sicilia, nel 2016, ha raggiunto il numero di 26,8 milioni di bottiglie”.
“La Sicilia occupa il quarto posto in Italia nella produzione regionale di vino, ha registrato anche nel 2016 una crescita assai significativa nel dato relativo all’export, il 70% delle produzioni rivendicate è Dop/Igp ed è in testa alla classifica delle superfici biologiche italiane. Sono questi i motivi per cui il settore del vino è strategico per la nostra banca”, ha aggiunto Malandrino. In dettaglio, la Sicilia occupa il quarto posto nella produzione regionale di vino (5,6 mln di ettolitri, 12% del totale, dato 2015; fonte Wine Monitor Nomisma), dopo il Veneto, la Puglia e l’Emilia Romagna. La Sicilia ha la maggiore superficie vitata nazionale (oltre 110mila Ha, di cui 25 mila biologica) ed è in testa alla classifica delle superfici biologiche italiane: 25 mila ettari su 68 mila, pari al 37%.
“Le imprese attive nel settore del vino nostre clienti in Sicilia – ha proseguito Malandrino – sono circa 1.100. La nostra quota di mercato sui finanziamenti al settore è assai elevata, pari al 27%. UniCredit è un Gruppo pan-europeo solido con un modello di banca commerciale semplice e con una piattaforma di Corporate & Investment Banking perfettamente integrata, che mette a disposizione dei suoi 25 milioni di clienti una rete unica in Europa occidentale e centro-orientale”.
“Nel 2016 – ha ricordato – abbiamo realizzato in Sicilia diverse iniziative formative per le imprese del settore per potenziare le competenze specialistiche sull’export management e approfondire le tematiche relative all’internazionalizzazione. Inoltre, abbiamo organizzato incontri di orientamento dedicati a singoli Paesi, gli International Forum, e incontri Business to Business fisici e digitali tra imprese italiane e controparti estere”.
Da parte sua, Ferreri ha confermato dal suo osservatorio le cifre positive dell’export dei vini siciliani: “Nel 2017 prevediamo un aumento del trend di vendite del 5-6%. Assovini raggruppa 78 aziende, e i dati in nostro possesso ci dicono che del vino prodotto nelle nostre cantine, per un valore di quasi 300 milioni di euro, il 60% è destinato ai mercati esteri”.
“Possiamo contare – ha assicurato – su una qualità dei vini che migliora ogni anno, grazie anche alla sempre maggiore attenzione che le aziende hanno nelle fasi di produzione e nel rispetto del territorio. Registriamo una presenza ancora più capillare nei mercati internazionali di vini siciliani e siamo testimoni di un interesse in crescita verso la nostra isola da parte di esperti di vino, consumatori e turisti attratti dalle aziende vinicole”.
“Durante ‘Sicilia en Primeur’ – ha anticipato Ferreri – si terranno alcune master class, riservate ai partecipanti alla manifestazione, che saranno guidate da 5 master of wine, che avranno il compito di raccontare il vino siciliano dal punto di vista dei più importanti studiosi di vino al mondo. Questo non solo per avere una chiave di lettura differente sui nostri vini, ma per offrire a tutti un momento di grande crescita e di analisi su quanto fatto negli anni per la qualità e la territorialità dei nostri vini”.
A ‘Sicilia en Primeur’, che sarà l’occasione per degustare fino a 350 etichette diverse in rappresentanza dell’intera Isola, oltre alle degustazioni dei vini della vendemmia 2016 dedicate ai professionisti del settore e ai giornalisti provenienti da tutto il mondo, si parlerà di paesaggio vitivinicolo quale elemento che lega la storia millenaria della nostra isola all’obbligo etico che tutti dobbiamo avere per difenderla e tramandarla ai nostri figli.
Durante l’anteprima si discuterà – con docenti, esperti, giornalisti – dei valori etici e sostenibili seguiti dalle aziende vinicole siciliane, sottolineando l’importanza di una viticoltura green, attenta a salvaguardare la biodiversità e a limitare gli impatti sull’ambiente.
“La salvaguardia dell’ambiente e la tutela del territorio – ha osservato il presidente di Assovini Sicilia – sono tematiche sempre più fondamentali per la viticoltura e in special modo per le aziende di Assovini Sicilia. Avere organizzato ‘Sicilia en Primeur’ sullo sfondo del ‘Radicepura Garden Festival’ è stata un’opportunità irrinunciabile per il vino siciliano che ha fatto della filosofia ‘green’ la sua bandiera: non potevamo perdere questa opportunità di presentare la Sicilia in sinergia con altri comparti agricoli che come il vino rappresentano l’eccellenza esportata nel mondo”.