Il 2020 è stato un anno difficile, ma non per l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg che hanno chiuso l’anno in bellezza registrando una crescita dell’8,4% in più rispetto al 2019. Numeri sperati e davvero importanti, non solo in Italia ma anche nel mondo.
Numeri che parlano chiaramente di un grande successo.
- Nel 2019 erano state prodotte 51.210.932 bottiglie di Asti Docg, mentre nel 2020 sono state prodotte 53.420.736.
- Sono invece 38.169.638 le bottiglie di Moscato d’Asti Docg prodotte nel 2020, contro le 33.169.638 del 2019.
- In totale la produzione delle due Docg si è portata a 91,590.374 bottiglie contro 84.380.570
Gli Stati Uniti sono al primo posto nella classifica delle famose bollicine piemontesi. Nel 2020 hanno esportato più di 28 milioni di bottiglie, mentre nel 2019 erano 20. Ed è il Moscato d’Asti Docg che ha mostrato un maggiore apprezzamento, arrivando a 22 milioni di bottiglie, contro le 15 del 2019. L’Asti Docg ha invece trionfato nel Regno Unito, dove ha mostrato un incremento di quasi due milioni di bottiglie. Mentre la Russia ne ha acquistati 11 milioni. Si tratta di un successo incredibile dimostrato dai dati in continua crescita.
L’Asti Spumante Docg porta a casa importanti numeri riferiti alle vendite all’estero. 55,3% in Europa, 21,9% in Russia, 16,5% in Nord e Sud America e 8,8% in Asia. Numeri diversi ma altrettanto importanti, invece, per il Moscato d’Asti Docg. Che segna un 72,4% di esportazioni in America, un 18,3% in Europa e un 8,6% in Asia. Un successo vero e proprio e ampiamente meritato, testimoniato anche dalle numerose iniziative intraprese nel 2020. Come l’iniziativa che ha legato il Consorzio per la tutela dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg ad Alessandro Borghese.
NUOVO PRESIDENTE DEL CONSORZIO
Prende le redini del Consorzio per la tutela dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg Lorenzo Barbero, che assume la carica di Presidente. Una carica appena lasciata dal celebre produttore del territorio, Romano Dogliotti in carica dal 2017. Lorenzo Barbero ha alle spalle una carriera di tutto rispetto. È nato nel 1961 e coltiva da anni una passione per i vini spumanti e per l’enologia in generale. È stato coinvolto nella creazione dello stabilimento di Novi Ligure e in passato ha assunto varie cariche importanti. Vale la pena ricordare il suo incarico di responsabile delle attività enologiche della Cinzano e anche quella di Consigliere Nazionale di Assoenologi, del Consorzio dell’Asti, del Brachetto e dell’Alta Langa. Stefano Ricagno è invece il Vicepresidente Senior, mentre Piergiorgio Castagnotti, Flavio Giacomo Scagliola, Massimo Marasso e Bruno Fortunato sono i nomi di coloro che lo sono appena stati eletti come Vicepresidenti nel Comitato di Presidenza.
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