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L’Ufficio delle imposte australiano ha annunciato che le accise sulla birra aumenteranno del 4% e di conseguenza il prezzo di una pinta al pub sarà maggiore 15AUD (poco più di 10€).
L’Australia ha già delle accise molto alte sul prezzo della birra e si posiziona quarto tra i paesi con le tasse più alte su questa bevanda dopo Norvegia, Giappone e Finlandia. La Brewers Association of Australia (Associazione dei produttori di birra australiani) ha dichiarato che questo è l’aumento delle accise più consistente degli ultimi 30 anni nonostante ci siano stati quasi 20 incrementi delle tasse sulla birra anche nell’ultimo decennio. Secondo l’Associazione questo aumento avrà un impatto deleterio soprattutto per i piccoli pub che stanno ancora affrontando i problemi dovuti alla pandemia di Covid-19 e alla forte inflazione.
Le aliquote d’imposta sulla birra in Australia vengono adeguate due volte all’anno in base all’inflazione, a febbraio e ad agosto. Attualmente l’inflazione è alle stelle e si prevede che non raggiungerà il picco prima della fine dell’anno.
Questo forte incremento delle accise sulla birra potrebbe favorire il consumo del vino che ha una tassazione diversa e meno svantaggiosa. Tuttavia l’industria vitivinicola australiana che è una delle principali esportatrici a livello mondiale sta affrontando anch’essa un periodo di crisi, non dovuta alla domanda interna, ma all’aumento dei dazi sull’importazione del vino prodotto nel Paese da parte della Cina che rappresenta uno dei principali mercati di sbocco.
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