Sempre più aziende puntano sul report di sostenibilità, il bilancio che include le prestazioni non finanziarie, come l’energia consumata, le emissioni di C02, gli impegni presi in termini di salute e sicurezza e gli obiettivi che l’impresa intende raggiungere.
A trainare la crescita non è solo l’obbligo di comunicazione societaria sulla sostenibilità (DNF-Dichiarazioni di carattere non finanziario), in vigore dal 2017 per le grandi società quotate e che nel 2024 sarà allargato alle imprese fino a 250 dipendenti, bensì la consapevolezza della percezione positiva del report presso clienti, partner e stakeholder con un miglioramento complessivo della reputazione aziendale e dei valori comunicati.
Il tema è oggetto della prima puntata di “Let’s do sustainable business talk”, il format sia video che podcast, ideato dalla società benefit Collectibus, che supporta le aziende nello sviluppo di business sostenibili e animata dalla volontà di diffondere la cultura della sostenibilità.
“Abbiamo voluto inaugurare questo nuovo format, che prevede talk video e podcast, approfondendo proprio il tema del report di sostenibilità, sempre più sentito dalle aziende. Attualmente solo quelle quotate e di maggiori dimensioni sono tenute a produrlo per essere compliant – spiega Danilo Devigili, ideatore del format.
Sebbene sia in crescita tra le aziende l’abitudine di redigere il report di sostenibilità, gli ultimi dati a disposizione evidenziano uno scenario in Italia ancora lontano dagli altri Paesi europei: secondo la classifica dell’Area Studi Mediobanca, solo il 30% delle 1915 principali imprese italiane ha presentato il bilancio di sostenibilità; nel 2021 poco più di 200 aziende hanno presentato il DNF (fonte: Consob). Si prevede che, a seguito dell’entrata in vigore della normativa europea, le imprese a dotarsi del report saranno oltre 4 mila (fonte: BDO Italia).
“Il report di sostenibilità – continua Devigili – consente all’azienda di misurare le proprie prestazioni, ottenendo dati preziosi che possono essere utilizzati per lavorare sul posizionamento di mercato e sulla reputazione, valutando l’impatto sul territorio e sulle comunità e orientando le proprie scelte di business”.
Il format digitale si propone di far emergere e valorizzare le buone pratiche delle aziende che hanno intrapreso con successo la strada della sostenibilità.
Protagonista del primo talk è Ferrari Trento, l’azienda di Gruppo Lunelli riferimento nel settore degli sparkling wine. Di recente l’azienda trentina ha redatto il suo primo report di sostenibilità:
“Alla vigilia dei nostri 120 anni di storia – racconta Camilla Lunelli, responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne di Gruppo Lunelli – abbiamo sentito la necessità di misurare, grazie al contributo di Collectibus, il nostro impegno, codificarlo e trasmetterlo agli stakeholder. Siamo un’azienda di dimensioni contenute, non siamo obbligati a redigere un bilancio non finanziario, ma abbiamo scelto di farlo per comprendere a che punto siamo e cosa possiamo fare per migliorare la nostra sostenibilità. Siamo profondamente legati alla nostra terra, alla cultura del vino e al territorio, e vogliamo impegnarci sempre di più per valorizzarlo e promuoverlo. Le prossime sfide? Lavorare sulla nostra impronta carbonica e continuare a promuovere il “bere responsabile”.
“Ferrari Trento rappresenta una best practice – conclude Devigili – perché nonostante una storia ed una reputazione consolidata, ha voluto redigere il suo primo report di sostenibilità per consolidare il rapporto con i suoi portatori d’interesse e affermare ancor più i suoi valori”.
Il primo appuntamento di Let’s do sustainable business talk è disponibile al link
www.collectibus.it/medias/report-di-sostenibilita-lets-do-sustainable-business-talk/
Il podcast è pubblicato su tutte le principali piattaforme di podcasting.
Chi è Collectibus: Realizza progetti di consulenza strategica, organizzativa e di comunicazione. Forti dell’esperienza nell’incubazione e realizzazione di business ad alto impatto, per le persone e l’ambiente, sviluppa storie comuni di investimento, affianca startup e promuove la cultura della sostenibilità.
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