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Sicilia storica e Sicilia da miscelare. La prima edizione del Bar_to_Be di Catania, tenutasi la scorsa settimana presso il nuovissimo Sicilia Fiere, ha messo in contatto i protagonisti della bar industry, per la prima volta sul territorio della Regione. Enorme il richiamo raccolto dai professionisti del settore, che hanno goduto del supporto di uno dei brand più identitari e celebri della Sicilia.

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Gli oltre seimila metri quadri dedicati all’evento hanno visto l’alternarsi di masterclass, interventi dedicati al business con un’intera area dedicata agli appuntamenti, scambi continui tra bartender e player del mercato. Parallelamente, sparsi per i bar di Catania, andavano in scena le guest shift con protagonisti i nomi grossi del panorama bar del mondo, alla presenza di Patrick Pistolesi, Paolo Sanna, Giacomo Giannotti e altri. Una prima edizione che pone le basi per arrivare lontano, nel segno del territorio e del futuro.

Marco Puglisi, co-fondatore dell’evento e dell’agenzia di comunicazione Keo, descire perfettamente le tre parole chiave, a caldo, per definire Bar_to_Be: “Mediterraneità, prima di tutto. La Sicilia è legata al proprio terroir in ogni modo e momento, e attraverso i nostri professionisti, i nostri prodotti e i nostri lavori cerchiamo di farla trasparire. Poi formazione, senza dubbio: ci siamo impegnati per evidenziare da subito l’aspetto divulgativo ed educativo di Bar_to_Be, con gli spazi dedicati alle masterclass e il costante impegno di una realtà come Campari Academy, presentissima anche nel nostro Bside, l’attività corollaria con le guest shift. Infine il progetto: non siamo una tantum, abbiamo a cuore il movimento e siamo consapevoli delle enormi potenzialità che la Sicilia del bar ha ancora da mostrare. Per questo siamo già al lavoro per il futuro, con un’attenzione particolare alla possibilità di essere presenti in fiere di settore all’estero, per portare il nostro messaggio oltre confine”.

Ne parla a proposito anche Leonardo Pinto, guru del rum e fondatore di ShowRum (in programma 2-3 ottobre a Roma), con un punto di vista sull’organizzazione e sul passaparola: “Come prima edizione non è andata affatto male, Bar_to_Be è riuscito ad attirare bartender dalla Sicilia e non solo: portare un evento fuori dai confini locali è una delle chiavi, notorietà e credibilità devono andare di pari passo. La seconda edizione sarà la conferma, anche perché. La Sicilia non è dietro a troppe altre realtà italiane, forse è meno abituata a eventi del genere, ma ha bar che funzionano e funzionerebbero anche altrove”.

La Sicilia è stata ovviamente il pilastro attorno a cui la manifestazione si è sviluppata, e l’attore principale non poteva che essere fiero rappresenta del territorio. Averna, la cui storia ha origine a Caltanissetta nel 1868, è stato infatti main sponsor di Bar_to_Be, presenziando con un centralissimo stand e rendendosi megafono dei bartender locali, con il supporto ad attività fondamentali nel corso della due giorni, come masterclass sul palco principale e guest shift. Per l’occasione il brand, che dal 2014 è parte del portfolio di Campari Group, ha lanciato una limited edition dedicata: Tributo Siciliano, che presenta un’etichetta con maioliche locali, e i cui proventi da vendita verranno destinati a un’ente di beneficenza, come innesto nella rigenerazione urbana.

“Averna ha sempre mantenuto un’attenzione particolare per la Sicilia, che in occasione del Bar_to_Be si è evoluta in progettualità”, racconta una portavoce dell’azienda. “Alla base del lavoro di Averna si trova una solida volontà di creare un presidio sul territorio, collaborando con eccellenze siciliane, che ha visto la propria massima espressione a Palermo”. Averna ha infatti investito per la riqualificazione del Padiglione 7 dello Spazio Cantieri Culturali alla Zisa: 55mila metri quadrati di realtà culturali nel capoluogo siciliano, che la città chiedeva a gran voce fosse rigenerato. Averna ha restituito all’area uno spazio di duemila metri quadrati, Averna Spazio Open, inaugurandolo ad agosto 2022 con bar, magazzino, un palco per attività interattive e in generale un luogo di convivialità costruttiva. Tanto da tenerlo tutt’ora aperto alle segnalazioni della comunità, che può partecipare in una specifica call for ideas.

“La community siciliana ha risposto con entusiasmo, partecipando in massa alle iniziative culturali sostenute da Averna. È di fondamentale importanza tenere saldi i legami con la Regione e dialogare con il territorio: i bartender sono eccellenti in questo”. Il lavoro instancabile di Averna si concentra inoltre sulla percezione che consumatori e professionisti hanno del prodotto: “Il nostro obiettivo è restituire al brand una immagine corretta, di un’etichetta radicata sul territorio e che vuole raccontare la sua storia, rimanendo aperta alle contaminazione e all’innovazione. L’ostacolo principale è il bias del ricordo, che porta con sé una comunicazione da svecchiare e far apprezzare. Ma i giovani si stanno avvicinando ad Averna, e il futuro è solo positivo”. Buonissima la prima per Bar_to_Be; adesso sguardo verso il domani, portando in giro il nome della Sicilia.

 

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