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Che fosse una delle mete più ambite tra le capitali del vino c’erano pochi dubbi, il 2021 vedrà un ulteriore attestazione con Barolo Città del Vino. Un riconoscimento importante assegnato sabato 7 novembro, Barolo ha avuto la meglio come Città del Vino per il 2021 sui comuni di Bianco (Rc), Duino Aurisina (Ts), Montepulciano (Si), Montespertoli (Fi), Taurasi (Av) e Tollo (Ch). Nelle Langhe si apprestano a fare le cose in grande, Covid-19 permettendo, il programma di Barolo è un ricco palinsesto tra eventi, mostre, seminari, lectio magistralis, installazioni artistiche, progettato dal Comune in collaborazione con la Barolo&Castle Foundation, braccio operativo degli appuntamenti della Città Italiana del Vino 2021.

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Siamo molto contenti che sia stato premiato il nostro dossier e lo sforzo di coinvolgimento del territorio e delle istituzioni locali e regionali, che ci supporteranno nel programma di appuntamenti ed eventi previsti per il 2021 – le parole di Renata Bianco, sindaco di Barolo -Il 2020 è stato un anno molto difficile e crediamo che questa iniziativa sia un forte messaggio di speranza e ripartenza”. Un concorso tra i Comuni a vocazione vitivinicola ed enoturistica per mettere in risalto l’influenza della cultura del vino nella società, nel paesaggio, nella cultura e nell’economia locale, occasione per promuovere modelli virtuosi di gestione del territorio e valori culturali e di sostenibilità. Barolo Città Italiana del Vino 2021 è un riconoscimento del lavoro e dell’impegno di un piccolo comune di meno di 1.000 abitanti che ha saputo valorizzare in questi anni il legame del territorio con il vino e l’enoturismo, cuore pulsante delle Langhe che sono Patrimonio Unesco.

Saranno 24 grandi iniziative in programma per “Barolo Città Italiana del Vino 2021”, tra i temi della “memoria” e della “comunità”, con la Hall of Fame di cerimonia d’ingresso nel Museo del Vino delle grandi personalità del vino italiano. Gemellaggi internazionali tra realtà museali e territori del vino, iniziative di avvicinamento tra campagne e città, la Convention d’Autunno delle Città del Vino e mostre di arte contemporanea in alcune cantine del Barolo, in collaborazione con Artissima. Il tema di fondo della candidatura è un grande viaggio tra tradizione e modernità che racchiude l’anima stessa del Barolo, un vino dalla storia antica che ha saputo rinnovarsi e aprirsi al mondo. Una sorta di viaggio nel tempo attraverso riti e feste tradizionali, stagionalità e recupero della memoria dei personaggi che hanno fatto la storia del vino. Non mancheranno i tributi ai grandi scrittori del territorio, Pavese e Fenoglio su tutti, intorno ai quali costruire un percorso di valorizzazione dei luoghi raccontati nelle loro opere, nelle quali il vino e la cultura contadina avevano un’importanza centrale.

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