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Di netta ispirazione alla più famosa asta benefica del vino al mondo, in scena ogni anno il 3° weekend di novembre, agli Hospices di Beaune, Barolo en primeur rappresenta un’importante iniziativa di responsabilità sociale a valore aggiunto multiplo: solidale, enologico, artistico ed economico, capace di valorizzare ancora di più i famosi Barolo e Barbaresco.

Il Castello di Grinzane Cavour

La principale novità di questa seconda edizione è la presenza di lotti comunali, che in numeri significa la presenza di 1200 bottiglie di oltre 70 produttori. Il Consorzio è infatti riuscito a coinvolgere molte cantine importanti, da Brezza, Cavalloto, Conterno, Ettore Germano a Marchesi di Barolo, Mascarello, Oddero, Pio Cesare, Rinaldi, Rizzi e molte altre. All’asta dunque, in programma al Castello di Grinzane Cavour il prossimo 28 ottobre, veri e propri lotti di fine wine a fianco delle 15 barrique in cui affinano i vini prodotti con le uve provenienti dalla Vigna Gustava, in passato gestita da Camillo Benso Conte di Cavour, oggi di proprietà della Fondazione CRC.

Un vigneto che, con il suo Belvedere recentemente inaugurato, diventa un ulteriore ed eccezionale punto di osservazione per i turisti e amanti delle Langhe; creato da Cappellino Design srl, consente ai visitatori di immergersi nello storico vigneto da cui nasce il vino di Barolo en primeur, a guidare i visitatori anche la voce di Cavour, fruibile scansionando diversi Qr Code presenti lungo il percorso. ”Un passo ulteriore nella direzione di valorizzare, anche dal punto di vista turistico, la Vigna e aggiungere un tassello alla già ricca offerta turistica di questo territorio.” – ha affermato Ezio Raviola, Presidente della Fondazione CRC.

Ezio Raviola, Presidente della Fondazione CRC.

La generosità delle cantine aderenti al progetto arricchisce ulteriormente questa lunga gara di beneficenza che vuole bissare i risultati raggiunti lo scorso anno, dove ben 660mila euro sono stati devoluti a 17 cause diversi progetti benefici. Coinvolti filantropi, collezionisti, investitori e cultori del vino, a firmare le etichette di Barolo en primeur 2022 sarà Michelangelo Pistoletto, artista dell’Arte Povera, insignito di molti riconoscimenti, autore della grande opera collettiva e partecipata “Il Terzo Paradiso”. Nel 2025, dopo i quattro anni canoni di affinamento per il Barolo,  tutte le bottiglie protagoniste all’asta battuta anche quest’anno da Christie’s saranno numerate e “vestite” con l’opera “Rosa del Terzo Paradiso – 2022”. Un disegno che rappresenta una ruota di Terzi Paradisi, la cui forma ricorda appunto quella di una rosa. Considerato l’alto valore dei vini e la loro rarità, a ogni barrique sarà annesso un NFT (Non Fungible Token), certificato di autenticità digitale garantito tramite blockchain, coniato da Antonio Galloni, in collegamento dalla Grande Mela presenterà le caratteristiche e differenze delle 15 barrique. L’ultima, la quindicesima, sarà presentata nel corso dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco dAlba, in live streaming con Hong Kong. In questo ultimo caso il ricavato sarà donato alla charity internazionale Mothers Choice che opera dal 1987 in favore dei bambini orfani e delle giovani donne in difficoltà.

E, se il punteggio medio assegnato dal wine critic e CEO di Vinous Antonio Galloni alle barrique oscilla tra il 92 e i 94 centesimi, noi ricordiamo con piacere l’assaggio del vino della 13 e della 20, strutturalmente diverse, la prima longeva e austera, mentre la seconda gode già di eleganza e un equilibrio.

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