La piccola impresa italiana Bazzara e il colosso “Zara” sono coinvolti in un contenzioso
pendente innanzi all’EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale) a causa dell’opposizione formulata da “Zara” avverso la registrazione del marchio della società italiana. La ragione dell’opposizione? le quattro lettere che i due marchi condividono.
Sono solo quattro lettere che hanno portato alla vertenza che vede le due aziende contrapposte: da un lato una realtà artigianale italiana che esporta miscele di caffè, dall’altro un colosso spagnolo dal valore di centinaia di miliardi di euro di capitalizzazione in Borsa molto noto nel mondo della moda. Questa è la singolare vicenda che vede le due imprese coinvolte in una battaglia legale a tutela dei rispettivi marchi, nonostante esse operino in settori merceologici del tutto differenti, comunicando e promuovendo valori e concetti diversi tra loro, e pur non essendo due aziende concorrenti. Il colosso spagnolo titolare del marchio “Zara” proprio non riesce a digerire quelle quattro lettere che i due marchi hanno in comune e teme possano rappresentare una minaccia da cui doversi difendere ben al di là del settore merceologico del food & beverage. Secondo i legali di “Zara”, infatti, le due consonanti e le due vocali che il cognome dei titolari di Bazzara S.r.l. e il marchio spagnolo condividono potrebbero portare a una situazione di confusione tale da pregiudicare il buon nome dell’azienda spagnola.
Uno degli aspetti più singolari della vicenda è che da parecchi anni Franco e Mauro Bazzara promuovono azioni finalizzate a fare rete all’interno del comparto caffeicolo italiano allo scopo di individuare strumenti e strategie condivise dagli operatori del settore, proprio per contrastare la scalata dei grandi colossi internazionali sul mercato del caffè: da sempre prodotto annoverato tra le eccellenze triestine e del Made in Italy.
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