I giorni che stiamo vivendo, con le gravi ricadute a livello sociale, economico e psicologico, non devono far passare in secondo piano una data importante come il 25 novembre: Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Anzi. Nei mutati scenari legati alla pandemia sono state proprio le donne e le madri a ritrovarsi ancora una volta penalizzate.
Bazzara, azienda che da sempre ha preso una ferma posizione contro la violenza sulle donne e che da sempre crede e lotta per la parità di genere, conta per più della metà del suo organico la maggioranza femminile ma non solo: la quasi totalità dei ruoli manageriali è “rosa”, dall’amministrazione al fondamentale dipartimento export.
E anche in questo 25 novembre, l’azienda prende la sua posizione scegliendo un’immagine iconica del settore, quella della tazzina in una versione “particolare”: una tazzina ormai “rotta”, ritratta in tutta la sua fragilità, metafora di quella violenza che nella donna può risultare incurabile e lasciare tracce indelebili per tutta la vita.
Un piccolo seppur sentito contributo per contrastare un grave problema culturale, fatto di stereotipi di genere e di un linguaggio che tende a consolidare ruoli e consuetudini sociali spesse volte disfunzionali.