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Lamberto Frescobaldi conferisce a Beatrice Venezi il Premio Leonia per l’audacia. “Per le sue capacità artistiche e l’impegno per la diffusione della cultura musicale nelle giovani”.
Ma l’audacia, cos’è?
Non è forse quella forza che ti spinge a tutti i costi a voler sfidare i tuoi limiti per sentire la libertà d’azione animarsi dentro di te? Un’energia risucchiata dal sangue, trasportata in ogni organo fino a creare una maglia mentale riflessa in un’idea. E, poi, un’azione? Come il suono. Dove nell’arte della musica classica, proposta da un’orchestra, è l’armonia tra quelli emessi dai diversi strumenti in cui, chi li dirige, deve sentirli tutti, indistintamente. E non si tratta dell’applicazione di una regola ma piuttosto di una reazione chimica tra chi emette il suono e chi ne governa il ritmo. La bellezza sta nel cogliere le diverse abilità del direttore d’orchestra: di saper ascoltare la vibrazione che il ritmo crea dentro di se, per trasformarlo in momenti musicali di intensità più o meno soffuse, con le mani delicate dei violinisti a regolarne l’intensità. Azioni che sottintendono messaggi. E quelli della più giovane direttrice d’orchestra d’Europa, Beatrice Venezi, tracciano una nuova strada della musica classica perché contaminata da altri suoni. Ecco l’audacia, l’idea, la sfida. Il suo format mixa la musica analogica a quella digitale. Il risultato? Uno spettacolo di luci e musiche festanti dove la prima a ballare e divertirsi è proprio Beatrice. Creatività che non solo fa avvicinare molte generazioni alla musica classica ma spinge a volerla capire.
LEONIA
È lo spumante metodo classico targato Frescobaldi che prende il nome dalla donna coraggiosa (trisavola del Marchese Frescobaldi) che scelse, già nell’800, in Toscana, di piantare nella montagna d’elezione di Pomino a 700 metri, pinot e chardonnay. Uve poi lavorate in una cantina (la prima d’Italia) progettata per vinificazioni a gravità.
Vino – simbolo di audacia e rivoluzione premiato con la medaglia d’oro all’Expo di Parigi nel 1878.
Beatrice Venezi
Originaria di Lucca, il suo percorso nella musica inizia a soli 7 anni, con il pianoforte. Oggi, all’età di 29 anni, è la più giovane compositrice e Maestro a dirigere orchestre in tutto il mondo (Giappone, Canada, Bielorussia, Portogallo, Argentina, Libano, Bielorussia). La sua arte innovativa non è passata inosservata: nel 2018 per Forbes è tra i 100 under 30 leader del futuro.
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