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Il 2012 si chiude positivamente per la multinazionale danese, presente anche sul mercato italiano attraverso la filiale Carlsberg Italia. I ricavi netti di gruppo si sono portati a 67,2 miliardi di corone danesi (corrispondenti a 9 miliardi di euro) con una crescita organica del 3% rispetto al 2011. I volumi delle vendite di birra si sono portati a 120,4 milioni di hl contro i 118,7 milioni del 2011, consolidando in tal mondo la quarta posizione tra i grandi gruppi multinazionali della birra. Invariato il margine operativo (9,8 miliardi di DKK) mentre il profitto netto consolidato è cresciuto a DKK 6,2 miliardi, contro 5,7 dell’esercizio precedente. Per il 2013, il Gruppo prevede di realizzare un margine operativo di circa 10 miliardi di DKK


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Commentando i risultati, il CEO Jørgen Buhl Rasmussen ha dichiarato: “Il gruppo ha espresso un buon andamento nel 2012, nonostante un difficile mercato dell’Europa occidentale. I cambiamenti commerciali e organizzativi attuati in Russia hanno portato frutto ed in Asia continuiamo a conseguire una crescita impressionante, rafforzando le nostre posizioni di mercato. Nel 2013, continueremo a guidare la nostra strategia commerciale in tutte e tre le regioni, investendo nei nostri marchi e garantendo che le nostre vendite e capacità di marketing siano i migliori della categoria. In Asia, cercheremo di sfruttare le interessanti opportunità di crescita disponibili. Nella nostra continua spinta per migliorare l’efficienza e fornire un servizio eccellente ai nostri clienti, il roll-out in Europa occidentale della nostra integrazione della supply chain e la standardizzazione dei progetti imprenditoriali saranno una priorità fondamentale nel 2013. Tutte queste attività ci aiuteranno a fornire un volume positivo ed ad accrescere il valore delle azioni a lungo termine”

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Il gruppo ha operato in uno scenario di mercato così articolato: Il mercato occidentale europeo della birra è diminuito del 1-2% , il mercato della birra in Russia è stato piatto e i mercati della birra asiatici hanno continuato a crescere.
Carlsberg è riuscita a migliorare, anche se di poco, i volumi dell’Europa occidentale (+1%) consolidando la seconda posizione complessiva in quest’area, che rimane la più importante del business aziendale sotto tutti i punti di vista. I volumi della birra nell’Europa dell’Est sono diminuito del 6% in termini organici a causa della diminuzione di stoccaggio in Russia e della sospensione di produzione in Uzbekistan. L’area asiatica registra una forte crescita organica dei volumi del 9%; se poi consideriamo anche i maggiori volumi derivanti da acquisizioni, la crescita di quest’area si porta al 19%. E’ stata ulteriormente migliorata la quota di mercato in tutta l’Asia, con una crescita dei volumi particolarmente forte in India, Cambogia, Vietnam, Laos, Nepal e Malaysia.

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I MARCHI
Il Gruppo persegue una strategia di rafforzamento sia dei marchi internazionali premium (Carlsberg, Tuborg, Kronenbourg 1664, Grimbergen e Somersby) sia dei marchi leader a livello locale. I marchi premium internazionali hanno continuato a performare bene con un + l’8% di crescita del marchio Carlsberg nei mercati premium, un + 6% di crescita del marchio Tuborg, mentre il marchio del sidro Somersby ha quasi raddoppiando i volumi, diventando il sidro con la crescita più rapida a livello mondiale nel 2012. Il riposizionamento del marchio Carlsberg, avviato nel 2011, ha continuato ad essere fortemente sostenuto nel 2012. Un evento importante è stata la sponsorizzazione EURO 2012, che ha rappresentato un importante motore nella crescita dei volumi del marchio Carlsberg nei mercati premium. Il marchio è cresciuto in tutte e tre le regioni geografiche di competenza. Un’iniziativa importante per Tuborg è stato il ringiovanimento del marchio nei primi mesi del 2012 in mercati selezionati, tra cui una nuova campagna con un nuovo slogan, una nuova identità visiva e di comunicazione. Le principali attività commerciali sono stati l’introduzione di Tuborg in Cina in primavera e il lancio della nuova bottiglia di Tuborg 3G in Russia e in India.. Kronenbourg 1664 ha accresciuto il suo volume in Francia e fuori della Francia. Il brand è stato introdotto in nuovi mercati e ha visto risultati particolarmente buoni in Russia, Danimarca, Canada e in diversi mercati asiatici. La nuova versione Kronenbourg Blanc ha contribuito allo sviluppo generale della marca. Anche Grimbergen, la birra d’abbazia belga super-premium, è stato lanciata in nuovi mercati in Europa e in Asia.

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MODIFICHE STRUTTURALI
Nel 2012, il Gruppo Carlsberg ha realizzato diversi passi importanti per mettere a fuoco e rafforzare ulteriormente la crescita della società . Il 12 aprile, il Gruppo ha annunciato la creazione di un consorzio che comprende un gruppo di investitori danesi e del Gruppo Carlsberg, per sviluppare il sito dell’ex fabbrica di birra a Copenaghen. Il valore complessivo della transazione è stato di circa 2,5 miliardi di DKK. Di conseguenza, il Gruppo ha registrato un guadagno di 1,7 miliardi di DKK. Nel 1 ° trimestre, il Gruppo ha incrementato la propria partecipazione in diverse aziende nella zona dei Balcani e ora ha 100% della proprietà delle società controllate in Serbia, Croazia e Bulgaria. Nel 2012 il Gruppo Carlsberg ha avviato e concluso l’acquisizione degli azionisti di minoranza restanti in Baltika Breweries. Il 14 novembre, il Gruppo ha annunciato la firma di un accordo per l’acquisizione di un’ulteriore partecipazione di circa il 19% nella Chongqing Jianiang Brewery Co. Ltd., portando la propria partecipazione totale al 50%.

INFOFLASH/CARLSBERG
Dopo essersi fuso con la rivale Tuborg nel 1970, il gruppo danese ha acquisito tra gli anni ’80 e ‘90 il controllo di importanti birrerie in Portogallo, Italia, Svizzera, Gran Bretagna. Nel 2000 si è fusa con Orkla, il più importante gruppo scandinavo nel settore del beverage, ottenendo la leadership anche sui mercati scandinavi. Ha poi conquistato la tedesca Holsten, diventando leader nelle regioni settentrionali della Germania. Nei mercati dell’Est Europa l’investimento più importante è stata la joint venture BBH (controllata al 50% con il gruppo britannico Scottish & Newcastle) che, a sua volta, controlla Baltika, il più grande gruppo birraio in Russia. Carlsberg ha conquistato posizioni di leadership anche in Polonia (ex Okocim), in Serbia e Croazia. Con l’acquisizione della Scottish & Newcastle, in compartecipazione con Heineken, il gruppo ha consolidato la sua quarta posizione sullo scacchiere internazionale della birra e, soprattutto, ha conquistato il controllo assoluto della emergente Baltika in Russia e della birreria Kronenbourg, leader sul mercato francese. Il gruppo ha recentemente disinvestito dal mercato turco e da quello israeliano. Con oltre 120 milioni di hl di birra prodotta e un fatturato di oltre 67 miliardi di corone danesi (ca. 9 miliardi di euro) la multinazionale rappresenta il quarto più grande gruppo birraio al mondo. Il gruppo danese opera anche sul mercato italiano tramite la controllata Carlsberg Italia, n. 4 del mercato nazionale con una quota del 7%. +info: www.carlsberg.com

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