Nonostante il difficile scenario socio economico, ulteriormente aggravato rispetto al 2012, che ha determinato un drastico calo dei consumi delle famiglie anche nel comparto alimentare e, in particolare, nei prodotti di marca, il Gruppo CLT è riuscito a mantenere sostanzialmente stabili le proprie vendite registrando al 31/12/2013 ricavi netti consolidati pari a 98 milioni di Euro pressoché in linea con i 98,4 milioni di Euro conseguiti nell’esercizio precedente. Importanti scelte di riorganizzazione societaria, in particolare la fusione per incorporazione nella Capogruppo della Centro Latte Rapallo S.p.A. e la cessione della partecipazione nella Frascheri S.p.A. e un’attenta politica di controllo dei costi hanno consentito di contenere la riduzione delle marginalità e di ridurre l’indebitamento del Gruppo di 5,7 milioni di Euro rispetto all’esercizio 2012.
Al 31/12/2013 il margine operativo lordo (EBITDA) risulta pari a 5,3 milioni di Euro rispetto ai 6,3 milioni di Euro registrati l’anno precedente mentre il risultato operativo (EBIT) si attesta a 1,1 milione di Euro al 31/12/2013 rispetto ai 314 mila Euro al 31/12/2012. L’esercizio 2013 chiude con un risultato netto pari a 1,2 milione di Euro rispetto al risultato netto negativo di 563 mila Euro registrato al 31/12/2012. I risultati del bilancio consolidato 2013 sono stati influenzati da alcune partite straordinarie, come la plusvalenza pari a 1,6 milioni di Euro relativa alla cessione della partecipazione (40%) nella Frascheri S.p.A. avvenuta nel mese di novembre del 2013 e gli accantonamenti per rischi per 463 mila Euro. La posizione finanziaria netta al 31/12/2013 risulta negativa per 19,9 milioni di Euro, in netto miglioramento rispetto ai -25,6 milioni di Euro registrati al 31/12/2012.
Per quanto riguarda l’andamento della capogruppo Centrale del Latte di Torino & C. S.p.A., la società, al 31 dicembre 2013, ha registrato ricavi netti pari a 73,9 milioni di Euro, rispetto ai 75,1 milioni di Euro realizzati al 31/12/2012. Il margine operativo lordo (EBITDA) si è attestato a 4,7 milioni di Euro al 31/12/2013 rispetto ai 5,3 milioni di Euro al 31/12/2012 mentre il risultato operativo (EBIT) al 31/12/2013 è stato pari a 1,9 milioni di Euro rispetto ai 2,1 milioni di Euro dell’esercizio precedente. Per effetto della svalutazione, pari a 1 milione di Euro, nella controllata Centrale del latte di Vicenza, l’accantonamento per rischi pari a 463 mila Euro e la plusvalenza legata alla già citata cessione della partecipazione della Frascheri S.p.A., l’utile netto dopo le imposte al 31/12/2013 è pari 1,1 milione di Euro rispetto alla perdita netta di 78 mila Euro al 31/12/2012. La posizione finanziaria netta della capogruppo risulta negativa per 2,2 milioni di Euro in netto miglioramento rispetto ai 7,5 milioni di Euro di fine 2012. Il Consiglio di Amministrazione ha deciso quindi di proporre alla prossima assemblea degli azionisti, che si terrà a Torino il prossimo 30 aprile, la distribuzione di un dividendo nella misura straordinaria pari ad Euro 0,06 per azione in pagamento dall’8 maggio 2014 con stacco il 5 maggio 2014.
Circa la previsione sull’andamento della gestione dell’esercizio in corso, si segnala che i primi mesi del nuovo esercizio evidenziano segnali di modesta e fragile ripresa economica con un positivo andamento delle vendite. Occorre poi sottolineare che l’attività svolta nel corso del 2013 allo scopo di allargare il raggio di azione del Gruppo al di fuori del territorio nazionale ha portato alla stipula di un importante contratto di fornitura di latte UHT e bevanda di soia con un primario operatore per il mercato cinese e nel mese di febbraio dell’anno corrente sono iniziate le esportazioni di tali prodotti con regolari spedizioni settimanali per la Cina. Per quanto riguarda il prezzo di acquisto della materia prima latte le tensioni e le speculazioni internazionali che avevano spinto ad un aumento si sono attenuate creando i presupposti per una inversione di tendenza che fa prevedere una sostanziale stabilità del prezzo di acquisto rispetto a quello del 2013.
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