Il fatturato 2014 del Gruppo Danone è cresciuto in termini organici del 4,7% portandosi a 21.144 milioni di euro. Il margine operativo corrente è sceso invece al 12,59%, mentre l’utile netto è aumentato del 3,6% portando a € 1.636 milioni, con un beneficio netto per azione pari a 2,78 euro. Aumento del dividendo a 1,50 euro per azione.
Commento dal CEO “Quello che siamo riusciti ad ottenere nel 2014 fornisce una solida base su cui Danone costruirà per il 2015 e per gli anni a venire. Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi nel 2014, che ci consentono di proporre un aumento del dividendo a 1,50 euro per azione. Nel corso dell’anno abbiamo fatto progressi significativi in molti mercati, soprattutto in Europa, dove le azioni di ristrutturazione gamme, combinate a maggiore competitività, stanno cominciando a dare i suoi frutti. Abbiamo anche continuato a costruire il nostro portafoglio e a espanderci in mercati in crescita, soprattutto in Asia e in Africa. In un contesto che ci aspettiamo sempre difficile e instabile, abbiamo fissato con il Comitato Esecutivo tre priorità. In primo luogo, continuare a rafforzare la competitività dei nostri marchi e le nostre attività, al servizio dei nostri consumatori. Continuare anche a generare una crescita profittevole del nostro business e costruire le condizioni per rendere questa crescita sostenibile. Infine, la realizzazione del progetto 2020 Danone con l’obiettivo di creare valore condiviso per tutti i nostri stakeholder: i nostri 100.000 dipendenti, i nostri consumatori, clienti e fornitori e i nostri azionisti».
I ricavi consolidati sono stati pari a 21.144 milioni di euro nel 2014, in calo del 0,7% su base storica rispetto al 2013. Escludendo gli effetti delle variazioni della base per il confronto, la variazioni dei tassi di cambio e di perimetro, le vendite sono aumentate del 4,7%. Questa crescita organica riflette un calo dei volumi del 1,5% e un aumento in valore del 6,2%.L’impatto negativo delle variazioni dei tassi di cambio di -5.5% riflette il calo significativo delle valute emergenti, tra cui il rublo russo, il peso argentino e la rupia indonesiana. Gli effetti delle variazioni del perimetro di consolidamento sono sostanzialmente neutri (+ 0,1%), le conseguenze, in primo luogo, al deconsolidamento di alcune attività del polo latte (in Arabia Saudita nel 2013, Cina e Indonesia nel 2014) e, dall’altro lato, il consolidamento di diverse attività, di cui Danone ha preso il controllo nel 2013, in particolare Dairy centrale (Marocco), YoCrunch (USA), Sirma (Turchia) e Happy Family (USA).
+info: www.danone.com per l’Italia: www.danone.it