Nel primo semestre 2014, le vendite nette del Gruppo sono state pari a € 686,1 milioni, in diminuzione del -1,8%, attribuibile a una variazione organica positiva pari a +3,8%, un effetto cambi pari a -6,5%, dovuto alla svalutazione della maggior parte delle valute funzionali delle società del Gruppo, e un effetto perimetro pari a +0,9%, attribuibile all’effetto netto di acquisizioni e accordi distributivi. Il margine lordo è stato € 365,5 milioni, in calo del -2,1% (+3,4% variazione organica) pari al 53,3% delle vendite. L’EBIT è stato € 121,2 milioni, in aumento del +0,6% e pari al 17,7% delle vendite. L’utile netto del Gruppo del primo semestre 2014 è stato di € 57,3 milioni, in diminuzione del -0,5%. Al 30 giugno 2014 l’indebitamento finanziario netto è pari a € 1.099,1 milioni (€ 852,8 milioni al 31 dicembre 2013), grazie alla buona generazione di cassa conseguita nel periodo, dopo il pagamento del dividendo pari a € 46,1 milioni e un investimento complessivo nelle acquisizioni di Forty Creek Distillery Ltd. e Fratelli Averna S.p.A., perfezionate a giugno 2014, per complessivi € 237,3 milioni.
Le vendite sul mercato italiano (pari al 28,3% del totale nel primo semestre 2014) hanno registrato una crescita totale del +8,2%,attribuibile a una crescita organica del +8,7% e a una variazione di perimetro negativa del -0,4%. La crescita organica è stata determinata principalmente dagli aperitivi, in particolare Aperol che cresce del +12,5%. Inoltre, hanno registrato un’ottima performance gli aperitivi monodose, che includono Crodino, in crescita del +33,6%, favorito anche dal lancio del nuovo prodotto Crodino Twist accolto molto positivamente sia nel canale tradizionale che moderno,e Campari Soda (+10,1%). Con riferimento agli altri brand in portafoglio, la franchise Cinzano e i vini fermi hanno registrato una crescita organica positiva, così come la gamma delle bevande gasate.
Bob Kunze-Concewitz, Chief Executive Officer: ‘A seguito dei deboli risultati registrati nel primo trimestre per via di una Pasqua ritardata, l’atteso robusto recupero delle vendite a livello organico nella maggior parte delle principali combinazioni prodotto-mercato ha portato a risultati positivi nel primo semestre 2014. In particolare, la crescita è stata trainata dal business degli aperitivi, quali Campari e Aperol, e dalle ottime performance degli importanti aperitivi monodose sul mercato italiano. Mentre le franchise Cinzano e Appleton nel secondo trimestre hanno recuperato terreno, SKYY e Wild Turkey hanno evidenziato una debolezza degli shipment a causa di un temporaneo slittamento degli ordini negli Stati Uniti, che ha più che compensato l’andamento positivo dei consumi. Per quanto riguarda i principali mercati del Gruppo, nel primo semestre hanno registrato una performance molto positiva l’Italia e l’America Latina, quest’ultima grazie a Brasile e Argentina. Inoltre, è importante sottolineare il forte recupero conseguito in Russia, Giamaica e Australia nel secondo trimestre, che ha parzialmente bilanciato le deboli performance negli altri mercati principali del Gruppo, i quali hanno subito un rallentamento degli ordini per effetto dell’insorgere di problematiche legate all’avvio di alcune iniziative produttive e distributive. Inoltre, il miglioramento del mix di vendite conseguito nel primo semestre è stato più che compensato dall’effetto legato alla sovrapposizione di costi nella fase di avvio di queste iniziative. Sebbene tali effetti sfavorevoli possano determinare uno slittamento temporale nel raggiungimento dei benefici economici attesi per l’anno in corso, rimaniamo fiduciosi che il trend positivo di crescita organica si consolidi nella seconda parte dell’anno, grazie al riallineamento delle vendite all’andamento dei consumi nei principali mercati. Guardando al futuro, ci aspettiamo che il trend di miglioramento delle principali combinazioni di prodotto-mercato continui a rafforzarsi, grazie al potenziamento delle nostre strutture distributive e agli effetti positivi delle importanti iniziative di marketing, che includono progetti di restyling, innovazione e premiumisation.’