La multinazionale danese, il quarto più grande gruppo birraio al mondo, ha chiuso il 2010 con un fatturato netto di 60,1 miliardi di corone danesi (pari a poco più di 8,5 miliardi di euro) con un piccolo incremento intorno all’1% rispetto all’esercizio 2009, nonostante le difficoltà del principale mercato del gruppo (Russia). Sono però notevolmente migliorati i risultati reddituali grazie alle azioni di razionalizzazione costi, alle sinergie derivanti dalla acquisizione di parte delle attività della ex Scottish & Newcastle e del miglioramento dei prezzi di vendita. Il risultato operativo si è portato a DKK 10,2 miliardi contro DKK 9,4 miliardi del 2009, con una crescita del 9%. Ancora più eclatante la crescita del profitto consolidato, che si è portato a DKK 6 miliardi contro DKK 4,2 miliardi del 2009.
“Il 2010 – ha commentato il CEO Joergen Buhl Rasmussen – è stato per noi un anno particolare a seguito dell’aumento sensibile delle tasse sulla birra nel nostro maggiore mercato, la Russia. Pertanto i risultati conseguiti sono di grande rilievo. Il miglioramento delle quote di mercato in gran parte dei mercati nazionali in cui operiamo dimostra la nostra capacità di attuare con successo i nostri piani. Per il 2011 crediamo che le dinamiche di mercato miglioreranno leggermente. Nei nostri sforzi per sostenere una crescita redditizia saremo impegnati in continui miglioramenti di efficienza grazie alle innovazioni e alle strategie di mercato. Le iniziative in corso e quelle nuove sono volte a garantire l’efficienza del nostro modello di business, senza compromettere la qualità e il servizio che forniamo ai nostri clienti e ai nostri consumatori. ” Carlsberg concentra la sua attività in tre grandi aree: Europa settentrionale e occidentale, Europa dell’Est e sud-est asiatico.
Nell’Europa dell’Est (41% del totale volumi), dove i mercati dovrebbero esprimere in futuro dei trend di sviluppo, Carsberg è il primo gruppo birraio più importante della regione con posizioni di leadership o comunque di rilievo in Russia (dove opera con la controllata Baltika), Ukraina,, Azerbaijan Kazakhstan e Uzbekistan. A causa del forte rialzo dei dazi sulla birra sul mercato russo (il principale mercato di quest’area) si è avuto un calo complessivo delle vendite pari al 9%, dovuto in parte alla diminuzione dei consumi (3%) – conseguente all’aumento dei prezzi – e in parte ancor più consistente (6%) all’effetto scorte (sovracaricamento scorte nei magazzini a fine 2009 e successivo destoccaggio nel 2010 a causa dell’impennata dei dazi sulla birra agli inizi del 2010). Comunque il gruppo è riuscito a consolidare la posizione dominate (ca. 40%) sul mercato russo con prospettive di ripresa nel 2011. Nella regione del sud est asiatico (mercati emergenti) il gruppo ha continuato a crescere di volume ed oggi in quest’area si realizza ca. il 16% del totale volumi del gruppo. Carlsberg è leader in Malaysia, Cambogia, Nepal e Laos, con posizioni di rievo anche in cina, Vietnam e India.
+info: www.carlsberggroup.com
Per una più ampia panoramica sui competitori nel settore birra, si rimanda all’Annuario Infobirra:
www.beverfood.com/quantic/negozio/product/annuari-beverfood-cartacei/birritalia-beverfood-annuario/