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Il CDA della Cavit ha approvato il bilancio della cooperativa relativo all’esercizio 2009-10. L’esercizio si chiude con un Fatturato di 136,1 milioni di Euro con un +6% rispetto ai 128,6 milioni di Euro nel passato esercizio L’utile netto è di 1,1 milioni di euro, stabile rispetto allo scorso anno. Rafforzata la posizione finanziaria con diminuzione dell’indebitamento. Significativo l’aumento del prodotto ritirato dalle cantine: + 20% rispetto al precedente esercizio. Dalla riunione del CDA emerge anche la volontà delle cantine socie di non dar seguito alla proposta di collaborazione con il gruppo cooperativo La-Vis, in forte crisi finanziaria, attualmente commissariato.


Particolarmente significativa è la costante riduzione dell’esposizione debitoria della cantina che da 30,8 milioni di euro passa a 23,4 milioni di euro, con una ulteriore riduzione del 25% rispetto allo scorso esercizio. Nonostante il perdurare delle difficoltà dei mercati internazionali, inoltre, il consorzio ha ritirato dalle cantine socie quasi il 20% di prodotto in più rispetto all’anno precedente. Questo significa che i soci oggi conferiscono a Cavit oltre l’80% della propria produzione totale. Di grande soddisfazione inoltre sono i risultati ottenuti sulla qualità dei prodotti che hanno vinto nel corso dell’esercizio importanti premi, dal Premio Vinitaly ai riconoscimenti internazionali sul mercato UK.

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Ottimi risultati anche per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente. Cavit ha visto riconfermate le certificazioni ottenute lo scorso anno, in particolare la norma internazionale UNI EN ISO 14001:2004 per i sistemi di gestione ambientali che, complementare al Sistema Qualità della cantina, consente un «Sistema di Gestione Integrato Qualità-Ambiente», una certificazione che garantisce il rispetto dei più elevati standard ambientali del complesso produttivo. Confermata anche l’adesione ai due standard Internazionali per le industrie alimentari BRC (British Retail Consortium) e IFS (International Food Standard).

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A margine del CDA che ha approvato il bilancio del Consorzio, i presidenti delle 11 cantine socie hanno deciso di non andare avanti con la proposta di collaborazione con il consorzio La-Vis. E’ stato valutato che il debito del gruppo, appena commissariato, possa raggiungere a fine anno livelli insostenibili per Cavit, superando i 150 milioni. In agosto il CDA della cantina aveva deciso di approfondire il discorso con Cavit, mentre era stata accantonata la proposta di collaborazione di Mezzacorona. Adesso lo stop da parte del Consorzio, anche se si tratta di un orientamento che ancora non è stato formalizzato con una decisione del CDA. Si tratta della volontà delle cantine che non vedono i margini per un accordo di salvataggio con La-Vis.

+INFO: www.ladigetto.it/article.aspx?c=160&a=14830
ricerca.gelocal.it/trentinocorrierealpi/archivio/trentinocorrierealpi/2010/09/10/ANRPO_ANR01.html

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