Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-Milano S.p.A. ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010. Nel 2010 il Gruppo Campari ha conseguito risultati molto positivi, con tutti gli indicatori di performance in crescita a doppia cifra, grazie al buon andamento dei brand principali (in particolare degli aperitivi) e alla crescita sostenuta nei mercati chiave. Le vendite si sono portate a € 1.163,0 milioni (+15,3%), con un contestuale miglioramento del margine di contribuzione portatosi a € 463,6 milioni ( 39,9% delle vendite). L’utile netto è stato pari a € 156,2 milioni (+14,0%) e il debito debito finanziario netto si colloca a fine anno a € 677,0 milioni, dopo investimenti in acquisizioni nel 2010 per € 149,6 milioni. Verrà confermato lo stesso dividendo dello scorso anno (0.06 euro per azione)
LE DICHIARAZIONI DI BOB KUNZE-CONCEWITZ, CHIEF EXECUTIVE OFFICER:
‘Il 2010 è stato un altro anno di sviluppo significativo e forte crescita per Campari. La crescita a doppia cifra in un difficile contesto di mercato dimostra la forza dei nostri brand e la capacità del Gruppo di sfruttare appieno le nostre piattaforme distributive sia nei mercati maturi sia in quelli emergenti. Abbiamo continuato a investire nelle nostre marche, a rafforzare il nostro portafoglio con nuove acquisizioni e a potenziare la nostra capacità distributiva. Relativamente al 2011, riteniamo che le condizioni favorevoli in cui opera il Gruppo non siano significativamente mutate rispetto alla seconda metà del 2010 e che l’andamento positivo dei consumi delle nostre principali marche possa proseguire. Ci aspettiamo di continuare a generare crescita attraverso un rafforzamento degli investimenti pubblicitari e a un continuo potenziamento della nostra struttura distributiva, come dimostra la recente acquisizione in Russia. Pertanto, guardiamo al 2011 e al medio-lungo termine con cauto, ma ragionevole, ottimismo.’
IL MIX DELLE VENDITE PER PRODOTTI
Nel 2010 le vendite del Gruppo sono state pari a € 1.163,0 milioni (+15,3%, +8,4% crescita organica, +3,8% effetto cambi e +3,1% effetto perimetro, quest’ultimo principalmente dovuto all’acquisizione di Wild Turkey e di Frangelico, Carolans e Irish Mist). Gli spirit, che rappresentano il 75,4% del business (in crescita rispetto al 73,3% del 2009), hanno registrato una variazione delle vendite del +18,5%, determinata da una crescita organica del +9,8%, da un effetto perimetro del +4,0% e da un impatto positivo dei cambi del +4,7%. Il brand Campari ha registrato una crescita del +8,4% a cambi costanti (+12,3% a cambi effettivi), grazie a un incremento delle vendite in tutti i principali mercati, in particolare in Italia, Germania e Brasile. Aperol ha confermato l’andamento molto sostenuto dei consumi (+35,7% a cambi costanti) in Italia e all’estero, con particolare riferimento ai mercati tedesco e austriaco. Le vendite dei brand brasiliani hanno segnato una crescita del +22,0% a cambi costanti (+44,7% a cambi effettivi), grazie al successo dell’implementazione della nuova politica commerciale e a un confronto favorevole rispetto al 2009. Campari Soda ha chiuso il 2010 in calo rispetto allo scorso anno del -2,0%.
Gli wine, che rappresentano il 15,0% delle vendite, hanno registrato una crescita del +13,0%, determinata da una variazione positiva del business organico del 9,9%, da una variazione positiva di perimetro del +1,0% e da un impatto positivo dei cambi del +2,1%. Il brand Cinzano ha registrato una performance molto positiva: in particolare, gli spumanti Cinzano hanno incrementato le vendite del +10,5% (+9,9% a cambi costanti), grazie al buon andamento nei mercati principali, Italia e Germania, e alla robusta ripresa del mercato russo; per il vermouth Cinzano la crescita è stata del +16,7% (+14,2% a cambi costanti), anche in questo caso grazie al buon andamento nell’importante mercato russo, in aggiunta alla performance positiva nei mercati tedesco, italiano e argentino. Le vendite di Sella&Mosca hanno registrato una crescita del +6,0% rispetto al 2009, principalmente trainata dalle esportazioni, mentre Riccadonna ha segnato una momentanea contrazione, esclusivamente dovuta al passaggio sulla nuova piattaforma distributiva del Gruppo nell’importante mercato australiano. I soft drink, che rappresentano il 8,5% delle vendite, hanno registrato una variazione del -1,8%. I risultati positivi conseguiti nel quarto trimestre (+3,3%) hanno portato a un parziale recupero delle perdite registrate nei primi nove mesi. In particolare, Crodino ha segnato una leggera contrazione
LE VENDITE PER AREA GEOGRAFICA
Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite del 2010 sul mercato italiano, pari al 34,2% del totale (38,5% nel 2009), hanno registrato una crescita del +2,4%, determinata dal positivo contributo della crescita organica (+3,3%), in parte compensata da un effetto perimetro negativo (-0,9%). Le vendite nel resto d’Europa, pari al 23,8% delle vendite consolidate, hanno segnato una crescita molto rilevante (+19,5%), determinata da una crescita del business organico del +16,9%, grazie a una buona performance di tutti i mercati principali dell’Europa occidentale e orientale, a una variazione di perimetro positiva del +1,7% e a un effetto cambi del +0,9%. In particolare, la crescita è stata trainata dalla Germania (+23,6%), grazie a un positivo andamento di tutto il portafoglio e a uno straordinario sviluppo di Aperol, e dalla Russia (+53,5%), grazie a un ritorno a un andamento positivo dei consumi. Le vendite nell’area Americhe, pari al 34,8% del totale, hanno registrato una crescita complessiva del +24,6%, determinata da una variazione organica positiva del +9,6%, un effetto cambi positivo del +8,7% e un effetto perimetro positivo del +6,3%, quest’ultimo dovuto alle acquisizioni di Wild Turkey prima e dei brand Frangelico, Carolans e Irish Mist successivamente. Il mercato USA ha registrato una crescita organica del +2,1%, un effetto perimetro positivo del +6,9% e un effetto cambi del +4,8%. In Brasile, le vendite hanno registrato a livello organico una crescita del +23,4%, grazie al ritorno a un andamento normalizzato. Alla performance dell’area brasiliana hanno positivamente contribuito anche l’effetto perimetro (+2,6%) e un significativo effetto cambi (+23,0%). L’area resto del mondo (che include anche le vendite duty free), pari al 7,2% del totale, ha registrato una variazione complessiva del +31,7%, determinata da una crescita di perimetro del +15,7%, da un effetto cambi del +12,4% e da una crescita organica del +3,6%, determinata da un forte recupero delle vendite nel quarto trimestre (+87,5%), a seguito del passaggio sulla nuova piattaforma distributiva del Gruppo nell’importante mercato australiano.
EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO 2010
Il 1 marzo 2011 è stato perfezionato l’acquisto di una partecipazione dell’80% nella società di distribuzione e importazione di prodotti spirit e wine Vasco CIS con sede a Mosca. Il controvalore dell’operazione è € 6,4 milioni. Inoltre, un’opzione put/call potrà essere esercitata nel 2012 per l’acquisto del rimanente 20%, il cui valore stimato è € 1,8 milioni. Vasco CIS, che vanta una presenza consolidata in questo mercato, costituisce una solida base per lo sviluppo futuro di una piattaforma distributiva del Gruppo Campari nell’importante mercato russo. La transizione dei brand del Gruppo Campari dagli attuali distributori in questo mercato alla nuova società inizierà nel luglio 2011 e sarà completato entro gennaio 2012.
PROSPETTIVE PER IL 2011
Guardando al 2011, si ritiene che le favorevoli condizioni in cui opera il Gruppo non siano mutate rispetto alla seconda metà del 2010. In particolare, in termini di rischi, ci si aspetta il protrarsi di una sostenuta pressione competitiva nel mercato della vodka negli Stati Uniti, un rischio di aumento del costo delle materie prime, in particolare nel secondo semestre, fluttuazioni nei tassi di cambio, con particolare riferimento al Dollaro USA, e l’impatto delle calamità naturali sull’andamento dei mercati asiatici. In compenso, in termini di opportunità, si ritiene che il buon andamento delle principali marche del Gruppo possa continuare, e, in particolare, che il brand Aperol prosegua la sua espansione sia in Italia sia nei mercati internazionali. Inoltre, nei prossimi due trimestri si prevede un incremento delle attività di innovazione nel marketing. Si ritiene che la crescita sarà sostenuta anche dal rafforzamento della pressione pubblicitaria e dal potenziamento della struttura distributiva (in particolare in Australia). Pertanto, il Gruppo guarda al 2011 con cauto, ma ragionevole, ottimismo.
+INFO: Gruppo Campari T. 02 62251 – – www.camparigroup.com