BEVERFOOD NEWS -Carlsberg, il quarto più grande gruppo birraio a mondo, ha chiuso l’esercizio 2009 con un fatturato netto di 59,9 miliardi di corone danesi, in lieve calo (-1%) rispetto ai 59,9 miliardi del precedente esercizio. Ma le ristrutturazioni e il taglio dei costi operati soprattutto sui mercati maturi dell’Europa Occidentale hanno consentito alla multinazionale danese di guadagnare in redditività. Il margine operativo si è portato a 9,4 miliardi di DKK contro 8,0 del 2008, portandosi ora al 15,8% del giro d’affari, mentre il profitto consolidato è balzato a 4,2 miliardi di DKK contro 3,2 miliardi del 2008
DATI GRUPPO CARLSBERG 2009 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
Volumi birre m.ni hl |
102 |
101 |
115 |
127 |
132 |
Fatturato netto bio DKK |
38,1 |
41,1 |
44,7 |
59,9 |
59,4 |
Ris. Operativo EBIT bio DKK |
3,5 |
4,0 |
5,3 |
8,0 |
9,4 |
Profitto consolidato bio DKK |
1,4 |
3,2 |
2,6 |
3,2 |
4,2 |
Fonte: report Carlsberg – DKK = corona Danese – 1 DKK = 0,134 Euro |
Il 2009 è stato un anno impegnativo per Carlsberg e l’industria della birra a livello mondiale. La crisi economica mondiale ha influenzato negativamente il comportamento dei consumatori. Mentre i mercati asiatici sono stati meno colpiti dalla crisi, l’impatto sui mercati europei è stato più significativo. Grazie alle acquisizioni, i volumi delle birre del gruppo Carlsberg sono aumentati; a perimetro costante, tuttavia, la società denuncia un calo dei volumi del 4%. I volumi sono riusciti ad aumentare nell’area asiatica, mentre sono diminuiti sia nell’Europa Occidentale che nell’Europa dell’Est. In ogni caso il Gruppo dichiara di aver guadagnato quote di mercato nella maggior parte dei mercati dell’Europa Orientale (soprattutto in Ucraina e in Russia) e in Asia, mentre ha sostanzialmente mantenuto le proprie quote di mercato nell’Europa occidentale
Il gruppo Carlsberg storicamente ha sempre espresso una prevalenza delle vendite in Europa Occidentale, che rappresenta ancora l’area più importante in termini di fatturato (62% del totale), ma in termini di volumi il baricentro delle vendite si sta sempre più spostando ad est. Nel 2009 L’Europa dell’Est è diventata la principale area geografica in termini di volume (44% del totale), mentre l’Europa Occidentale è rinculata al secondo posto (43%) e l’Asia è salita al 13%. Il mercato russo, dove opera la controllata Baltica, i consumi sono crollati del 10% nel 2009 e tuttavia Carlsberg ha migliorato la sua quota di mercato dal 38,8% al 40,6% . A causa del aumento del 200% nelle accise (in funzione il 1 ° gennaio 2010), Carlsberg si aspetta che il mercato della birra russo possa scendere con tassi a due cifre nel 2010, ma prevede che il gruppo continuerà sovraperformare il mercato. In Danimarca e nei Paesi Scandinavi, a fronte di un mercato in calo, Carlsberg mantiene la leadership storica con quote intorno al 50% del totale mercato. In Gran Bretagna, con un mercato in calo del 4%, il gruppo danese è riuscito a guadagnare quota portandosi al 14,4% (terza posizione). Più problematica la situazione in Francia dove Carlsberg ha ereditato da Scottish & Newcastle le birrerie Kronenbourg che, dopo un periodo di calo volumi e quote, sembrano ora aver arrestato il declino, grazie alle azioni di rilancio avviate nel 2009. La multinazionale opera con una propria controllata anche sul mercato italiano, dove nel 2009 ha espresso una quota di mercato tra il 7 e l’8%, con produzione concentrata nello stabilimento di Induno Olona in provincia di Varese.
Numerosi lanci di prodotto hanno avuto luogo nel 2009; gli eventi chiave sono il rilancio del brand Kronenbourg 1664 in Francia e il lancio del kvas Khlebny in Russia, il lancio di Carlsberg Light in Cina e l’implementazione di un nuovo progetto di sviluppo di Somersby Cider attraverso nuovi mercati in diversi paesi dell’Europa Occidentale
Grazie al programma di ristrutturazioni e di razionalizzazione dei costi, il margine operativo è aumentato a DKK 9.390 m.ni (7.978 m.ni DKK nel 2008) con il 28% di crescita organica per le attività di bevande. Il margine operativo si è ora portato al 15,8% (13,3% nel 2008). L’utile netto è stato di 3,6 miliardi di corone danesi (DKK 2,6 miliardi nel 2008. Per il 2009 Carlsberg propone un dividendo per azione di DKK 3.5 (allo stesso livello del 2008). In linea con l’intenzione di un rapido deleveraging del Gruppo, l’indebitamento netto, che nel 2008 si era fortemente impennato a causa dell’acquisizione di Scottish & Newcastle, è stato ridotto in modo sostanziale a 35.7 bn DKK rispetto a DKK 44.2bn alla fine del 2008.
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