È sinonimo di qualità, sicurezza e standard molto elevati: si chiama BRC (British Retail Consortium) ed è una certificazione prestigiosa che il Birrificio Antoniano dei fratelli Vecchiato ha da poco ottenuto.
In questi mesi, l’azienda padovana sta muovendo dei passi importanti nello sviluppo dei mercati esteri: la partecipazione a fiere internazionali che permettono incontri con buyers strategici, i tanti premi vinti a competizioni birrarie internazionali, e ultimo, ma non ultimo, il BRC.
Si tratta di una certificazione volontaria, ma non per questo poco importante. È anzi un’attestazione richiesta nelle catene della distribuzione moderna britanniche e statunitensi nonché motivo di forte accreditamento internazionale.
In autunno, l’intera struttura aziendale è stata coinvolta in un iter complesso con cui è stata verificato meticolosamente il rispetto dei 12 requisiti fondamentali per ottenere la certificazione. Requisiti che vanno ben oltre le norme basilari richieste dal Codex Alimentarius (HACCP).
Tra i 12 punti chiave, la struttura moderna del birrificio che permette il controllo accurato di tutti i processi, la presenza di personale competente, la garanzia di tracciabilità e rintracciabilità della filiera, dalle materie prime alla distribuzione del prodotto.
Un traguardo notevole che apre le porte di mercati importanti con l’obiettivo costante di portare un pezzo di Padova nel mondo, magari anche sugli scaffali di Tesco e Sainsbury’s, dove potremmo vedere Birra Antoniana Portello, eletta la miglior birra italiana del 2016 dal Best Italian Beer, concorso organizzato da Federbirra e patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole.
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