Birra di altà qualità prodotta ai piedi del monastero benedettino più famoso al mondo, quello di Montacassino. Da questa mattina il birrificio fortemente voluto dall’abate dom Ogliari e dall’imprenditore Daniele Miri, è una concreta realtà. A produrre la prelibata bevanda sarà un mastro birraio famoso in tutto il mondo: Beinot.
La Birra Montecassino, come le birre d’Abbazia dalla storia millenaria, è una birra dal sapore antico ottenuto recuperando le secolari tradizioni e coltivando orzo sui terreni dell’Albaneta, Tenuta dei padri benedettini dell’Abbazia di Montecassino. Come le Dubbel prima di lei, Birra Montecassino è caratterizzata da un colore ambrato scuro e un alcool moderato di 6,5%. La sua speziatura delicata, insieme a una leggera nota di amaro bilanciano il suo corpo per una birra piacevole e degna delle sue radici storiche. Perchè il malto, con il quale viene prodotta, è coltivato nella tenuta dell’Albaneta, un luogo di grande valenza storica e con una posizione geografica e climatica come poche in zona.
Dall’altura è visibile il mare di Gaeta da un lato e la catena degli Appennini dall’altro. Il progetto è stato fortemente voluto dal padre abate dom Donato Ogliari che spiega: “Il progetto di valorizzazione avviato da qualche anno dall’imprenditore Daniele Miri nella Tenuta dell’Albaneta – di proprietà dell’Abbazia di Montecassino – è un ritorno all’identità di questi luoghi già originariamente preposti ad attività agricole di sussistenza. L’inaugurazione del micro-birrificio e la prima produzione di birra realizzata con ingredienti coltivati in loco, è un punto di arrivo e un motivo di speranza per il nostro territorio che, oggi più che mai, ha bisogno di vie concrete che conducano ad una decisa e solida ripresa. Il progetto Albaneta si inserisce in questa sfida, prospettando una rinascita all’insegna delle nostre radici, del nostro passato, al quale guardare per proiettarci fiduciosi verso un futuro che spesso appare incerto”.
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