Lo dice uno studio di Harvard che ha analizzato dati relativi a oltre 200mila donne. L’artrite reumatoide, malattia autoimmune, colpisce circa l’uno percento della popolazione, le donne tre volte di più rispetto agli uomini. Le cause vanno ricercate in una complessa interazione tra fattori ambientali e genetici. Tra gli elementi modificabili, il fumo e il ricorso alla terapia ormonale. Per tutto il resto, si stanno ancora cercando risposte.
Un gruppo di studiosi di Harvard ha deciso di indagare ulteriormente in che misura altri stili di vita possano associarsi alla patologia (1). L’attenzione è finita sul consumo di alcol il cui uso moderato, era già associato ad una riduzione del rischi. La ricerca a firma di Bing Lu e colleghi ha analizzato dati relativi a oltre 200mila donne partecipanti al celebre studio di popolazione Nurses’ health study che a partire dagli anni ’80 ha arruolato un vero e proprio esercito di infermiere americane. I ricercatori hanno considerato diverse categorie di consumo alcolico, che andava dalle astemie fino a coloro che riportavano un consumo di 10 grammi e oltre al giorno. Il consumo moderato (5-10 gr al giorno) è risultato associato con una riduzione del rischio di artrite pari al 22 percento. Successivamente, i ricercatori hanno provato a vedere se esistesse una relazione tra tipologie di bevande alcoliche e il rischio della malattia. L’unico dato di interesse è stato riscontrato per la birra. Le donne che la consumavano questa bevanda moderatamente, da 2 a 4 drink al giorno, avevano un rischio ridotto del 31 percento rispetto a chi non ne beveva affatto. Nessun risultato significativo è stato invece registrato per il vino o i liquori.
FONTE 1. Lu B, Solomon DH, Costenbader KH, Karlson EW. Alcohol consumption and risk of incident rheumatoid arthritis in women: A prospective study. Arthritis Rheumatol. 2014 Apr 11. doi: 10.1002/art.38634. www.birrainforma.it/birra-e-artrite-reumatoide-il-consumo-moderato-abbassa-il-rischio