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Moretti, la birra del baffo, nata a Udine nella primavera del 1859, festeggia quest’anno il suo 150.mo. Per celebrare la sua lunga tradizione di successi, i mastri birrai di Casa Moretti (oggi gruppo Heineken Italia) hanno creato un prodotto unico per corpo e calore del gusto: Birra Moretti Grand Cru. La nuova Grand Cru è una birra ambrata rifermentata in bottiglia: dopo una prima alta fermentazione, segue una processo di affinamento in locali mantenuti a temperatura costante dove avviene la seconda fermentazione che le conferisce il caratteristico bouquet inteso.


La birra si presenta, nel calice, di colore ambrato con riflessi aranciati, candida schiuma compatta e persistente. I profumi sono intensi e articolati: all’inizio si percepisce l’invitante erbaceo del luppolo ma è il fruttato il carattere dominante (albicocca, agrumi canditi, pesca sciroppata) seguito da una punta di speziatura e le note calde del miele d’acacia. Il prodotto si presenta in una distintiva bottiglia da 750 cc con tappo in sughero, protetto da una gabbietta metallica. Per gustare al meglio il prodotto è bene conservare sempre la bottiglia in posizione verticale e non scuoterla. Birra Moretti Grand Cru va servita ad una temperatura di 8–10 gradi, lasciando sul fondo della bottiglia i depositi di lievito derivanti dalla rifermentazione in bottiglia.

La Grand Cru vuole farsi apprezzare innanzitutto dalla migliore ristorazione, lasciandosi comunque tentare dalla presenza in punti vendita selezionati. Birra Moretti Grand Cru è dedicata ad intenditori e amanti delle birre speciali. È un’ottima alternativa ai vini più pregiati, è una birra perfetta da gustare al ristorante, nelle enoteche, nei wine bar, ma anche a casa e in tutte le occasioni speciali, soprattutto in compagnia degli amici.

“Una nuova birra, un packaging completamente rivisto, uno spot girato in Argentina non più di un mese fa e in onda in questi giorni sulle principali emittenti nazionali: Birra Moretti saluta questo suo importante compleanno con una serie di iniziative davvero interessanti – ricorda Gianluca Di Tondo, direttore marketing di Heineken Italia – . Siamo l’azienda leader del mercato, godiamo di una buona salute oltre che di una veneranda età ed è per questo che, anche in un momento oggettivamente non semplice per la congiuntura socio-economica globale, lanciamo messaggi positivi”.

INFOFLASH/BIRRA MORETTI
Nel 1859 Luigi Moretti fondava a Udine la sua “Fabbrica di birra e ghiaccio” . Il progetto originario prevedeva uno stabilimento capace di produrre 2.500 ettolitri di birra all’anno, sufficienti per soddisfare il mercato provinciale, ma il pensiero correva già verso il futuro tant’è che Luigi Moretti si assicurò fin da subito un’area di terreno abbastanza grande per consentire ogni possibile sviluppo della sua azienda. Oggi Birra Moretti compie 150 anni. Ne ha fatto di strada da quel lontano 1859: ha saputo conquistare sempre nuovi appassionati ed estimatori e, passo dopo passo, è diventata la birra più apprezzata e consumata in Italia. Ma ha anche saputo oltrepassare i confini nazionali: oggi viene esportata in oltre 40 Paesi e la sua produzione supera ormai i 2 milioni di ettolitri all’anno. Birra Moretti sostanzia la propria leadership e il primato nelle vendite promuovendo da tempo un consumo intelligente, oltre che responsabile, e investendo quote importanti del proprio fatturato in attività di ricerca e sviluppo. La linea Birra Moretti, si articola oggi in più referenze: Birra Moretti, Birra Moretti La Rossa, Birra Moretti Doppio Malto, Birra Moretti Baffo D’Oro e Birra Moretti Zero ed ora Birra Moretti Grand Cru . Oggi il marchio Moretti fa parte della scuderia Heineken Italia +info www.birramoretti.it/

LA LEGGENDA DELL’ETICHETTA
La qualità di Birra Moretti è garantita dall’Uomo dell’Etichetta, il baffuto bevitore che caratterizza il marchio di Birra Moretti. Il Baffo ha una storia abbastanza singolare… Correva l’anno 1942 e la Birra Moretti era già bevuta ed apprezzata in tutto il Friuli da più di ottanta anni. Un giorno il Commendatore Lao Menazzi Moretti vide un simpatico e baffuto vecchietto seduto ad un tavolino della trattoria Boschetti di Tricesimo (Udine). Era il personaggio che cercava per impersonare il carattere e la personalità della propria birra: genuino, tradizionale, autentico. Il Commendatore Moretti non se lo lasciò scappare, lo avvicinò, gli chiese il permesso di fotografarlo e che cosa volesse in cambio. “Cal mi dedi di bevi, mi baste” – rispose l’uomo in dialetto friulano, ovvero “Mi dia da bere, a me basta”. Probabilmente uno dei testimonial meno costosi della storia.

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