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C’è solo un luogo più frequentato di El Chiringuito a Bari. El Chiringuito a San Nicola. Parola d’ordine: devozione. Al Santo Patrono e alla Peroni. Sacro e profano. La legge del peronismo, ma qui la politica e l’Argentina non c’entra nulla. Un legame molto forte quello tra Bari e la Peroni, per via di uno stabilimento che dagli anni ’60 ha inondato la città di bionde, intuizione di Franco Peroni che dopo un suo viaggio negli States capì l’importanza della razionalizzazione logistica e dell’organizzazione delle unità produttive. E buona parte di questo successo è stato reso possibile anche grazie anche a “El Chiringuito”.
Da qui passa tutta Bari, un crocevia. Chiringuito, o semplicemente Chiri. Un successo difficile da spiegare a chi non ha mai provato l’ebbrezza di bere una birra direttamente sul mare. Posizione strategica al Molo San Nicola, vicino al mercato del pesce dove una volta venivano messe le barche in mare. “Nderr a la lanz”, di fronte al Circolo della Vela di Bari e al Barion, altro circolo nautico della città.
CASE HISTORY BARESE
Luigi, a capo di questa esperienza nata intorno agli anni ’90, insieme al figlio Enzo porta avanti la tradizione della birra Peroni a Bari. Il chiosco prima era più a ridosso del mercato del pesce, ora invece si trova in fondo alle bancarelle dei pescatori. Non sono giorni come tutti gli altri a Bari, la tre giorni di festeggiamenti per San Nicola dal 7 al 9 maggio. Prima il corteo storico tra le vie della città, poi la caravella che arriva dal mare, la celebrazione della liturgia eucaristica di fronte al Barion con la statua di San Nicola che viene messo in mare prima di tornare a Piazza Ferrarese. Tappe fisse per un barese a San Nicola, come El Chiringuito. Impossibile fare una stima di quanti tappi sono saltati. Litri di birra a fiumi, con Luigi e i suoi che continuavano a caricare il frigo, perché la Peroni deve essere rigorosamente ghiacciata. Proviamo a chiederlo a Luigi dei numeri sui consumi, ma questo non è il momento più opportuno per parlare, dice di tornare un’altra volta. Magari in una della tante sere d’estate, che al Chiringuito apre idealmente i battenti dopo i festeggiamenti per San Nicola. Una tre giorni dove tra vecchi e nuovi riti, le sirene dei pescherecci, la mini-crociera a salutare il Santo in mare, cibo tra sgagliozze, popizze, panini con gli gnummaridd (interiora), polpo, quello che non manca mai è la Peroni. Prezzi calmierati, una Peroni o Peroncino, rigorosamente a un euro, il prezzo lanciato da El Chiringuito che è il vero cuore pulsante di tutta Bari. La leggenda narra che alcuni manager della multinazionale sudafricana Sab Miller portassero qui al Chiringuito i novizi del settore per spiegare cosa volesse dire fare marketing. Chissà che non succeda anche ora che la Peroni è diventata giapponese con l’acquisizione da parte del colosso nipponico Ashai Breweries, magari potremmo vedere degli occhi a mandorla in riva al mare a bere Peroni ghiacciata, al punto giusto quanto basta.
ABBINAMENTO
Ideale come aperitivo, ma anche a tutto pasto. La Peroni del Chiringuito si abbina alla grande con tutta la cucina tipica, dalla focaccia barese, ai panzerotti sino al pesce fresco, magari due ricci appena pescati oppure degli allievi. Un fenomeno eno-culturale che non ha rivali a Bari. Magari capita di assistere a una partita di “Passatella”. Bastano due ingredienti, un mazzo di carte napoletane e una quantità di Peroni indefinita. Un po’ radical chic, bohemien e pop, questo il successo del Chiringuito. Dentro fotografie storiche di come eravamo una volta, fuori il sole, il mare, tanti ragazzi con in mano una Peroni. Che qui ha un gusto unico e inconfondibile. “Bevi una Peroni? Manco la bocca devi aprire. Meh..senti, stai a Bari.”
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