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Ed ecco la birra “Rossa Napoli” al basilico, prodotta da Raffaele Pagano dell’azienda vinicola Joaquin


Si chiama “Rossa Napoli” e bazzica in eventi enogastronomici da qualche anno. Sempre sottotraccia però. Sono più le persone che ne hanno parlato di quelle che l’hanno bevuta. Circolavano poche bottiglie perché una vera produzione non è mai partita. I primi 3.000 pezzi prodotti arriveranno con l’inverno. Chi la fa è un produttore di vino in Irpinia, Raffaele Pagano dell’azienda Joaquin di San Marzano del Sarno, territorio di pomodori e basilico. L’idea nasce nel 2008. Nella testa di Raffaele non ci si allontana poi tanto dal vino: stagionalità, prodotti del territorio e vendemmia. Sì, lui parla di una vendemmia di basilico, una pianta aromatica fortemente radicata nell’agro Nocerino-Sarnese e che ha una vita breve. I tre capisaldi ci sono tutti, proprio come per l’uva. La consulenza è di Luigi Serpe, mastro birraio tra i più famosi del Sud Italia, fondatore del microbirrifcio Maltovivo.

Raffaele Pagano racconta di essersi presentato da lui con una pianta di basilico e con la sua idea. Serpe viene descritto come un “talebano del luppolo”, uno che non ama le aromatizzazioni. Però accetta la sfida e iniziano le sperimentazioni. La prima strada seguita è quella dell’infusione delle foglie nell’alcol e la successiva aggiunta di pochi grammi alcolici aromatizzati nella cotta. Il risultato convince ma finisce fuori dai parametri di legge. Intanto qualche bottiglina comincia a girare e raccoglie subito consensi fra diversi esperti gastronomici. Il “gioco” allora ricomincia e si lavora ad un’alternativa di produzione. Anziché usare le foglie, si passa a utilizzare l’infiorescenza del basilico che viene aggiunta direttamente nella cotta. L'”annata 2012″ è in lavorazione. Una volta pronto il prodotto ci sarà da imbottigliarlo: le tremila bottiglie verranno imbottigliate ed etichettate a mano, anche perché non c’è ancora una linea di imbottigliamento adeguata. Anche la scelta del contenitore (che ricorda una conserva di pomodoro) è dettata dall’impossibilità di trovare un produttore di vetro ad agosto che fornisse tutte queste bottiglie. Che cosa va per la maggiore in quel mese? Le conserve di pomodoro, appunto. Ed eccola qui, la Rossa Napoli, la birra al basilico dal colore ambrato.

Fonte: www.gamberorosso.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=326996:rossa-napoli-la-birra-che-sa-di-basilico&lang=it&Itemid=5

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