Non è solo l’alcol, presente in moderata quantità nella birra, ad esercitare effetti benefici per la salute cardiovascolare, ma anche i suoi componenti antiossidanti. A sostenerlo un gruppo di ricercatori spagnoli guidati da Ramon Estruch che hanno voluto vedere quanto della protezione cardiovascolare potesse essere attribuito all’alcol e quanto invece fosse merito dei polifenoli antiossidanti contenuti nella birra.
Lo studio ha coinvolto 30 soggetti volontari. Per 4 settimane, alternate con un periodo di “wash out” in cui non veniva somministrata alcuna bevanda, i partecipanti hanno bevuto ogni giorno una quantità moderata di birra (circa 700 ml/30 grammi di alcol), di birra senza alcol, ma con la stessa quantità di polifenoli, e di gin, che di fatto non contiene antiossidanti.
Al termine di ciascun intervento i ricercatori hanno misurato una serie di biomarcatori per confrontare i diversi effetti delle bevande somministrate. Per le bevande alcoliche (birra normale e gin) è stato registrato un miglioramento del profilo lipidico (aumento del colesterolo HDL, quello “buono”) e di alcuni marcatori plasmatici di infiammazione strettamente connessi al processo di aterosclerosi. Un effetto che si era già visto nella sperimentazione con il vino rosso. Per la birra senza alcol, ma ricca ugualmente ed esclusivamente di polifenoli, è stata documentata un’azione benefica in termini di riduzione delle molecole di adesione (presenti nei globuli bianchi) e di altri indici infiammatori. Gli autori ritengono che questo sia il primo dato a evidenziare gli effetti benefici delle sostanze non alcoliche (in gran parte polifenoli) contenute nella birra. L’effetto benefico di questa bevanda, consumata in moderazione, è quindi probabilmente il risultato di una combinazione vincente tra alcol e contenuto antiossidante.
+info: www.birrainforma.it/i-polifenoli-della-birra-proteggono-il-cuore