Il vino è stato il protagonista di questo Vinitaly 2018, ma l’esordio delle birre artigianali e agricole ha destato l’attenzione di addetti ai lavori e giornalisti stranieri curiosi di esplorare il mondo della cultura birraria, con particolare attenzione agli abbinamenti con il cibo.
Dal luppolo modenese, all’orzo Lucano, dai microbirrifici alle birre di abbazia, come quella prodotta dai monaci benedettini del monastero Lombardo di Cascinazza, sono numerose le identità territoriali espresse nei padiglioni di Vinitaly. Il 60% dei millennials considera la birra un prodotto tipico quanto il vino e apprezza i diversi abbinamenti a tavola, segnando nuove tendenze di mercato, commentate a Vinitaly da Alfredo Pratolongo, vicepresidente di Assobirra.
“La birra in Italia è una bevanda da pasto, inserita, a differenza di altri Paesi, nella nostra cultura gastronomica. La birra sta crescendo, è accaduto nel 2016 e prosegue nel 2017 in modo strutturale più che congiunturale, per quanto notiamo come Assobirra. L’ottima reputazione di cui la birra gode in Italia – aggiunge Pratolongo – sta facendo crescere il numero di imprenditori che iniziano a produrla così come cresce la spinta delle aziende più grandi che fanno innovazione. Assobirra è una associazione molto inclusiva che cerca e vuole il contributo di tutti a diffondere la cultura della birra. Dato interessante è – conclude Pratolongo – la sempre maggior curiosità degli italiani verso la birra, che hanno iniziato a considerare le diverse tipologie e produzioni, a degustarle, siamo davanti a una nuova primavera della birra.”
Fonte: Ansa