Sono sempre più i birrifici artigianali che hanno scelto di ricorrere alla lattina per proporre alcune delle proprie specialità. I vantaggi “storici” della lattina sono ormai pienamente appurati: leggera e poco ingombrante, è facile ed economica da trasportare e da stoccare. La parete in alluminio fornisce poi riparo dalla luce e rende più veloce il raffreddamento della birra grazie allo spessore molto sottile.
Pensate che oggi proprio Sierra Nevada Pale Ale è la birra artigianale in lattina più venduta negli Stati Uniti e vede una crescita del proprio mercato pari al 15% ogni anno ma, soprattutto, le sue vendite sono “spalmate” durante tutto il corso dell’anno.
La lattina, insomma, non è un formato prettamente estivo, ma si adatta bene a molteplici situazioni in ogni stagione, sposandosi con uno stile di vita attivo. Come dicevamo, la lattina è più facile da trasportare, da raffreddare e poi anche da smaltire; perfetta per il campeggio, l’escursionismo, lo sci e altre attività all’aria aperta. Certamente, così come esistono momenti ideali per la lattina, ci sono anche occasioni in cui il fascino della bottiglia è insuperabile: non ci immagineremmo mai di vedere sulla tavola di un ristorante stellato una lattina di birra, semmai una bottiglia da 75 cl.
Questo però non è affatto un limite, piuttosto un punto di forza per la lattina, che garantisce un nuovo formato in grado di sposarsi ad esigenze diverse incontrando nuovi target e contribuendo alla diffusione di una cultura della birra di qualità.
Per riprendere l’esempio di poco fa: se non immaginiamo una lattina al ristorante, certo non stapperemmo una 75 cl mentre siamo a pescare o guardando la partita… In queste occasioni, meglio poter contare su una lattina di birra speciale piuttosto che sulla “solita” industriale.
FONTE: www.interbrau.it