Mokarabia si è inventata un nuovo sistema di caffè in capsule da poco più di un mese e già annuncia un fatturato in crescita a due cifre. Le nuove miscele in capsula prendono il nome dai capolavori della nostra storia dell’arte e, infatti, gli spot per i nuovi prodotti, ideati da Gavino Sanna, sono ispirati all’Ultima Cena di Leonardo e al David di Michelangelo. Riproporre in chiave moderna alcuni capolavori italiani vuole significare l’annuncio di un nuovo Rinascimento ad opera delle giovani generazioni. È un manifesto che proclama la fiducia nell’intelligenza italiana, di un popolo dalle innumerevoli capacità creative, apportatore di civiltà nei secoli in tutto il mondo. A questo ambizioso riposizionamento di immagine si accompagnano delle importanti strategie sul piano distributivo che hanno già cominciato a produrre importanti risultati sul piano delle vendite.
Il secondo asso portante della strategia di riposizionamento di Mokarabia sono gli accordi con il mercato degli utenti domestici. In questi rientra l’accordo firmato con Eismann, il network di vendite “porta a porta” di prodotti surgelati più grande d’Europa. I camioncini del freddo di Eismann distribuiranno una macchina Ariete (Gruppo De’ Longhi) sviluppata per le monoporzioni Mokarabia (non solo di caffè ma anche di tè e tisane). Il piano di vendita al retail è partito a metà ottobre portando già a più del doppio il budget previsto il primo mese. Mentre in Germania la partenza della partnership sarà in primavera, ma lì Eismann ha circa dieci volte le famiglie che ha in Italia. Poi ci sarà l’apertura del mercato russo. In Serbia e Bulgaria hanno chiuso recentemente un contratto con per la fornitura di macchine e cialde per le pompe di benzina Gazprom. Mentre in Italia Mokarabia ha firmato un accordo per degli shop in shop nella catena Essere Benessere.
Il terzo cardine della strategia di sviluppo del nuovo sistema di capsule di caffè è quello di attaccare il segmento dell’Horeca (Hotel , Restaurant e Caffè Bar) che per il momento non è ancora entrato nel mirino dei grandi competitor. In realtà macchine per grandi hotel, bar e ristoranti, che consentano di fare il vero espresso di qualità servito su ampia scala non ci sono. E allora Mokarabia in collaborazione con un’altra azienda italiana, Gruppo Cimbali, si è lanciata in questo settore. Ed insieme hanno realizzato Sintesi, una macchina che funziona con le monodosi di caffè, ma che è in grado di farlo in modo professionale. Il sistema è ovviamente brevettato e funziona solo con le miscele imprigionate nelle capsule di Mokarabia e, per ora, questo è un vantaggio non da poco.
«In un mese e mezzo abbiamo già venduto 15 mila macchinette per le nostre capsule con relativo caffè e ne abbiamo già in ordinazione altre 15 mila». Risultato: si parte da 40 milioni di fatturato attuale per crescere a due cifre nel 2014. Il traguardo che l’azienda si è posta è ambizioso: il business plan approvato dalla proprietà prevede uno sviluppo che consentirà al gruppo di raggiungere un fatturato intorno ai 55 milioni di euro nel 2016, con una produzione di oltre un milione di capsule al giorno. La Mokarabia nasce nel 1950 a Milano e negli anni Settanta viene acquisita da Marco Zanetti che rilevò il marchio meneghino negli anni Settanta. Nel 2000 l’azienda lombarda incorpora la Caffè Roversi 1882 di Bologna e la Caffè Ruffo di Padova, che facevano già parte del gruppo guidato da Zanetti: sorge la Mokarabia Spa che acquisisce così una dimensione internazionale: il 65% del fatturato, pari a 40 milioni di euro, viene infatti esportato. Oggi la Mokarabia spa conta 33 filiali nel mondo e circa 16 in Italia.
+info: www.mokarabia.com/it/area-stampa/
Per apprezzare lo spot Mokarabia ispirato all’Ultima Cena di Leonardo: