Borgo San Lorenzo si colora di bianco, di rosso, di rosato, di orange… Nel week-end appena trascorso, il ridente comune in provincia di Firenze è stato il palcoscenico della summer edition di “Borgo DiVino”, uno dei primi eventi dedicati al settore vitivinicolo nell’Italia che riparte post-Covid.
“Lo abbiamo voluto fortemente e siamo riusciti a mettere in piedi un’edizione straordinaria rispetto alle classiche date autunnali, abbracciando così anche la più bella stagione dell’anno”, raccontano con orgoglio i suoi organizzatori. Il wine festival di Villa Pecori Giraldi, che nel fine settimana del 26 e 27 giugno ha visto andare in scena la sua quarta edizione (la terza in presenza), ha ospitato circa 50 aziende vinicole dalla Toscana, ma anche dal resto d’Italia, che hanno messo in degustazione ben 200 etichette in anteprima.
Cantine, aziende agricole, operatori del settore, associazioni ed Enti che fanno parte di uno dei settori trainanti dell’economia e dell’export italiano, ecco i veri protagonisti della due giorni di “Borgo DiVino”. Tutto questo, all’interno delle splendide sale (e del parco) di uno degli edifici più interessanti del territorio: la splendida icona internazionale dello stile liberty, in cui è stato realizzato un percorso guidato e multisensoriale scandito da un allestimento semplice ma suggestivo, attraverso sapori, tradizioni e territori.
Nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, i tanti visitatori hanno potuto degustare così in sicurezza proposte classiche e proposte più originali, ultime novità e grandi trend di mercato, con un occhio particolare anche ai rifermentati. Svoltosi in collaborazione tra Officina Cu.Bo. e la Periscopio Comunicazione, questo appassionante giro d’Italia è stato organizzato con il prezioso contributo del Comune di Borgo San Lorenzo, oltre alla collaborazione di FISAR Firenze, Confesercenti, Confcommercio Firenze e il supporto tecnico di VD-Glass e Acqua San Felice. Il mondo del vino riparte anche dalle campagne fiorentine e Borgo San Lorenzo si conferma ancora una volta un “Borgo DiVino”.