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“Il Paese del Sol Levante rappresenta un mercato strategico per il nostro vino, essendo la quarta economia al mondo e il più maturo tra i mercati asiatici, con importazioni di vino italiano che valgono, solo nei primi sette mesi del 2017, già 95milioni di euro. Un dato che sappiamo essere in crescita costante e che ci conferma l’importanza di partecipare a Borsa Vini Giappone con ICE Agenzia, evento che, negli anni, si è rivelato un collaudato ed efficace strumento di promozione. Schenk Italian Wineries sta investendo molto su questo fronte per continuare ad accrescere la sua presenza nel mercato giapponese, caratterizzato da consumatori esperti, storicamente amanti del Made in Italy e con forte orientamento alla qualità”.

 

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Con queste parole Daniele Simoni, Amministratore Delegato di Schenk Italian Wineries commenta la partecipazione dell’azienda di OraBorsa Vini Giappone, tenutasi il 7 e l’8 novembre prima a Kyoto (al Rihga Royal Hotel Kyoto) e poi a Tokyo (all’Intercontinental Tokyo Bay) . L’evento, organizzato da ICE Agenzia e riservato ai professionisti del trade, ha avuto luogo nell’ambito della VI rassegna “3000 Anni di Vino Italiano” realizzata in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Tokyo. E proprio all’Ambasciata i vertici di Schenk, Daniele Simoni e Roberta Deflorian (Direttore Commerciale) hanno incontrato l’Ambasciatore S.E. Giorgio Starace, con cui hanno avuto la possibilità di confrontarsi sulle dinamiche dell’export in Giappone e sulle promettenti prospettive di crescita che questo Paese offre.

 

Borsa Vini Giappone rappresenta un contenitore promozionale molto importante, perché dà vita a moltissime azioni di comunicazione e iniziative commerciali dedicate al vino italiano in tutto il Giappone che, in base ai dati dei primi sette mesi del 2017 pubblicati di recente da Osservatorio del Vino – Ismea , rappresenta un mercato in forte ascesa con importazioni cresciute dell’10% in volume (261.122 milioni di ettolitri) e dell’8,8% in valore (95.337 milioni di euro). “In questi due giorni abbiamo acquisito nuovi e interessanti contatti – aggiunge Simoni. Inoltre, il selezionassimo pubblico di importatori, distributori, ristoratori, giornalisti, VIP e wine lovers ha mostrato, durante gli workshop e le degustazioni, grande entusiasmo per le nostre linee Kellerei Auer, Bacio della Luna, Lunadoro, Amicone e Brunilde. Il successo riscosso dai nostri vini – conclude Simoni – rappresenta una grande conferma per la nostra azienda e un motore per crescere sempre di più”.

 

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SCHENK Italian Wineries

è tra le più significative realtà vitivinicole a livello nazionale. Fondata nel 1952 a Reggio Emilia, nel 1960 l’azienda ha trasferito la propria sede a Ora (BZ), dove è nata la prima cantina legata al territorio di produzione: questo è stato il primo passo verso il progetto “Italian Wineries”, che ha visto l’azienda, storicamente dedicata alla lavorazione del vino sfuso e all’imbottigliamento, diventare produttore, dapprima con lo sviluppo di marchi “territoriali” grazie a important collaborazioni con produttori locali di alto livello nelle regioni italiane più vocate alla coltivazione dell’uva come l’Alto Adige, la Toscana, il Veneto, la Sicilia, il Piemonte, la Puglia e l’Abruzzo; poi, con l’acquisizione delle cantine ‘Bacio della Luna’ a Vidor – Valdobbiadene (Treviso) e ‘Lunadoro’ a Valiano di Montepulciano (Siena). Oggi conta complessivamente 90 addetti, una produzione di  52 milioni di bottiglie (85% da 0.75 l) e un turnover 2016 (stimato) di oltre 110 milioni di euro.

 

+info: www.schenkitalia.it
Alessia Marsigalia e Claudia Arrighini

 

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