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Bottiglie Aperte è sinonimo di bere di qualità. Sono passate otto edizioni dalla prima volta quando a Milano sbarcò questo format inedito e giovane, capace in pochi anni di ritagliarsi uno spazio negli appuntamenti in calendario del vino che conta. Una formula magica quella messa insieme dal team guidato da Federico Gordini, ideatore del format della manifestazione e Presidente di Milano Wine Week che ha commentato. “La Milano Wine Week compie due anni e Bottiglie Aperte si conferma il momento per eccellenza dedicato all’incontro tra le cantine e gli operatori della somministrazione e della distribuzione. Un dato confermato dalla grande risposta degli addetti ai lavori e del pubblico. Milano, capitale italiana del commercio e delle tendenze, può divenire un grande trampolino per le molte cantine emergenti presenti all’evento: la sfida futura sarà quella di focalizzare l’attenzione sul mondo vinicolo emergente creando un evento che, sulla scorta di modelli mutuati dalla moda e dal design, possa divenire interessante per operatori nazionali ed internazionali alla ricerca di nuove interpretazioni vinicole dei nostri straordinari territori”.
Per il secondo anno consecutivo negli spazi del Superstudio di Milano in Tortona, una kermesse Bottiglie Aperte più in forma che mai. L’edizione del 6 e 7 ottobre al SuperStudio ha fatto registrare ben 5.334 presenze, una crescita del 9% rispetto al 2018. Una selezione in grado di mettere d’accordo un po’ tutti, con un’offerta che raduna sotto lo stesso cappello dei colossi del vino made in Italy, con realtà e chicche ben selezionate scovate negli angoli del Belpaese. Ecco le sette bottiglie che vi consigliamo di aprire una volta torni a casa da Bottiglie Aperte, in attesa della prossima edizione in programma a Milano il 4 e 5 ottobre 2020.
TIMORASSO COLLI TORTONESI- CASCINA LA ZERBA
Il cavallo di battaglia della cantina Volpi, la cantina piemontese La Zerba ha portato a Bottiglie Aperte un Timorasso in super forma. Vigne vecchie di 15 anni, uve fermentate dopo la fase di vinificazione viene messo nelle vasche delle cantine e imbottigliato 8.000 bottiglie, circa un terzo della produzione totale della Zerba, un prezzo concorrenziale nello scaffale horeca dove esce a un prezzo sotto i 15 euro. Caratteristico e fragrante, buona struttura, fresco e armonico. Abbinamento consigliato con antipasti, piatti a base di pesce sia di mare che di acqua dolce.
ALPE REGIS PAS DOSE’- ROTARI
La prima volte di Rotari, marchio di punta della spumantistica trentina e punta di diamante del Gruppo Mezzacorona, una bella novità a Bottiglie Aperte. I trentini stanno sondando il terreno, Milano è sempre una delle piazze principali del vino e Rotari un marchio della spumantistica sempre capace di attirare nuovi fans e wine lovers. Il brand manager Davide Semenzato haassicurato un interesse per l’ultimo millesimo dell’Alpe Regis, annata 2013, un Pas Dosé, 100 % Chardonnay, una selezione di uve raccolte nei vigneti collinari che circondano la Piana Rotaliana, affinamento di 60 mesi sui lieviti. Maturità ed equilibrio, ma anche grande acidità per avere delle bolle fresche e dalla grande bevibilità.
QUINTO RE MERLOT- GUADO DEL RE
Guado Del Re, ci troviamo nella Toscana più vera, a Suvereto, vigneti sono situati in media collina, circa 100 mt. sul livello del mare, su terreni di natura ciottolosa, argillosa, a bassa fertilità che grazie alla luminosità e al particolare microclima, fanno del territorio di Suvereto una nicchia ecologica a forte vocazione per i grandi vini rossi toscani di eccezionale struttura. Oltre ai vitigni classici della zona il Merlot viene lavorato in purezza con rese bassissime. Si parla di 750 gr a pianta come resa, una selezione della selezione per un vino che alla sua prima uscita ufficiale dopo aver preso dei premi nelle principali guide a cui hanno fatto arrivare i campioni. Una sorta di “mini F”, quella era un progetto a sé, il Quinto Re invece vuole dare continuità a uno sviluppo di un target medio alta, esce a catalogo a circa 80 euro con il distributore nazionale Proposta Vini, l’annata 2016 in anteprima a Bottiglie Aperte e verrà messa in commercio a fine anno ha già fatto incetta di premi.
DALLA TERRA CIRO’ RISERVA- TENUTA DEL CONTE
Tra le novità dell’edizione 2019 di Bottiglie Aperte il banco dei vini naturali di Radici Natural Wines, una visita ideale in Calabria, alla Tenute del Conte. 15 ettari, rispetto del territorio, della materia prima e dei tempi necessari per poter ottenere un vino stabile. Le fermentazioni avvengono senza uso di solforosa, con lieviti indigeni e senza controllo della temperatura. I vini ottenuti si lasciano decantare in modo naturale e su di essi non viene effettuata alcuna filtrazione niente chiarifica. Dalla Terra è un cru nella zona delle terre rossa del Ciro, vigna vecchia più di 60 anni. L’annata 2013 di questo Gaglioppo in purezza dei Cirò Boys, una delle realtà che stanno facendo grande la denominazione. Produzione limitata a circa 35.000 bottiglie, più qualità che quantità, un rosso che fa vibrare.
ROSE’ BRUT – CUVAGE
I concetti di cuvèe e perlage messi insieme in un progetto di nicchia quello di Cuvage, valorizzare il brand di bollicine a metodo classico di una zona come quella delle vigne che circondando Acqui Terme. Una realtà piemontese che fa parte di Mondo del Vino, Cuvage è una chicca all’interno di un colosso. Le uve Nebbiolo sono coltivate nella zona di Barolo, tra 380 e 450 metri s.l.m., spumantizzazione del Nebbiolo d’Alba, 24 mesi sui lieviti, posizionamento nel settore horeca, inserita a Bottiglie Aperte nella sezione di Bubbles Italia, Cuvage Rosé trova la sua massima espressione con i crostacei crudi e sapientemente cucinati e con gli insaccati nobili.
CAGNULARI- TENUTE SHARDANA
Tenute Shardana si trova in Sardegna tra Alghero e Sassari, una storia da una passione familiare di lunga tradizione, che parte dalla nostra terra e si trasforma in un prodotto che ne è espressione identitaria, : l’impegno quotidiano alla ricerca della qualità tradizionale del prodotto. Una zona dove i vitigni autoctoni come il Cagnulari viene esaltato, colore rosso rubino acceso con trasparenze tendenti al violetto, un vitigno che troviamo spesso come uva da taglio, qui invece abbiamo in purezza. Siamo nello stand delle Donne del Vino, altra novità di Bottiglie Aperte, anche qui grandissima rappresentazione di cosa possono fare le donne. Al naso intenso e persistente, con sentori di frutti di bosco, come mora marasca, in bocca struttura ed equilibrio, con una buona tannicità, ben bilanciata da una corretta acidità, con un finale morbido e delicato.
PINOT GRIGIO DELLE VENEZIE- ZIMOR
Il successo del vino italiano del mondo grazie a un campione nazionale come il Pinot Grigio. Zimor è un Pinot Grigio delle Venezie biologico, l’etichetta risalta subito all’occhio, ma quello che più conta è il contenuto. Un bianco fresco e sapido, bell’equilibrio con una nota di acidità che ci permette di degustare già pronto in questa fase ma regala anche un potenziale invecchiamento di qualche anno. Giallo paglierino, naso di frutta tropicale, melone, banana e un leggero sentore di miele, in bocca acidità e buona struttura, da abbinare con risotti e primi piatti a base di erbe spontanee, piatti di pesce e carni bianche.
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