Per combattere l’inquinamento dei rifiuti in plastica, Evian si unisce ad una start up che permette di riciclare i materiali “all’infinito.”
Ogni anno, 1,8 miliardi di bottiglie d’acqua prodotta ad Evian-les-Bains (Alta-Savoia) sono distribuite sul nostro pianeta. La metà è destinata al mercato francese. Ma quando si è i leader mondiali dell’acqua minerale naturale “premium”, e si risalta la purezza della bevanda concepita nel cuore delle Alpi francesi, non ci si può disinteressare per il futuro delle bottiglie. Soprattutto quando contengono solo il 25% di plastica riciclata (PET). Per essere totalmente ecologica, la marca di punta del gruppo Danone ha deciso di cambiare marcia, annunciando che la totalità delle sue bottiglie sarà generata in plastica 100% riciclata entro il 2025.
“Il posto della plastica è nell’economia, non nella natura”
Evian si è associato ad un start up chiamata Loop Industries. Questa società sta sviluppando una tecnologia che permette di riciclare dei materiali “all’infinito” e in particolare di trasformare tutti i tipi di scarti PET in plastica di alta qualità, conforme alle esigenze di una marca di acqua minerale.
Per Evian significherà meno plastica vergine da produrre, meno petrolio utilizzato, e dunque meno emissioni di gas ad effetto serra.
Attualmente, solamente una bottiglia di Evian su due è riciclata, (una su cinque nelle metropoli). Se questo tasso migliora e la marca riuscisse a riutilizzare all’infinito della plastica riciclata per imbottigliare la sua acqua, matematicamente meno bottiglie finiranno la loro vita in un inceneritore, lungo le strade o sulle rive dei fiumi e dei mari. “Ciò che farà la differenza, è il comportamento dei cittadini ma vogliamo mostrare che le bottiglie vuote hanno un valore e che il posto della plastica è nell’economia, non nella natura” sottolinea Isabelle Sultano, direttrice dell’innovazione dell’azienda.
Riciclaggio a Parigi
Per incitare i consumatori a riciclare di più, Evian e tutti gli imbottigliatori hanno appena firmato una partnership col municipio di Parigi per collocare un centinaio di macchine “Lemon Tri” (permettono di comprimere la plastica) nella capitale. Basta depositare le bottiglie o bicchieri in plastica per ottenere in compenso dei buoni d’acquisto o la possibilità di fare beneficienza ad un’associazione.
Affinché il ciclo di vita di una bottiglia non si concluda nella natura, Evian ha deciso di partecipare, con la sua casa madre Danone, ad una missione di ricerca, sotto il patrocinio di un start up olandese che propone di rimuovere dai mari del globo gli scarti di plastica altamente inquinanti.
Nel 2025, quando il marchio francese proporrà le sue bottiglie ideate al 100% in PET ai suoi clienti, gli scienziati stimano che l’oceano sarà invaso da più di 455 milioni di residui di plastica.
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