Si appresta a decollare, in veste rinnovata e con una fortissima carica di energia, il Brau Beviale 2010, dal 10 al 12 novembre nel Centro Esposizioni di Norimberga. Al salone dedicato a materie prime, tecnologie, logistica e idee di vendita per le bevande, che quest’anno sarà a livello internazionale il più importante per il settore, circa 1.400 espositori si presentano ai 34.000 visitatori pronosticati. Accanto alla vasta offerta degli espositori fra i quali, in uno stand collettivo, anche giovani aziende innovative, ci saranno numerose presentazioni speciali per fornire una quantità di informazioni in più.
Il pavillon tematico “Energia & acqua”, allestito insieme al Competence Pool Weihenstephan della Technische Universität di Monaco, è dedicato all’utilizzo sostenibile delle risorse. Uno sguardo al futuro dell’industria delle bevande è invece il tema proposto dal pavillon tematico “Future Beverage Industry 20XX”. In collaborazione con il Versuchs- und Lehranstalt für Brauerei (Istituto sperimentale e di insegnamento per birrifici) di Berlino, presenta visioni e idee creative sul futuro dell’industria delle bevande. Già il lunedì e il martedì prima dell’inizio del salone si terrà il congresso specialistico PETnology Europe. Durante il salone stesso, il “Packaging Wall of Excellence” presenta innovazioni sorprendenti per l’intera catena di produzione del valore relativa alla produzione di bottiglie in PET. Chi apprezza le birre raffinate non deve perdersi lo European Beer Star Award nell’ambito del quale, durante la prima giornata della fiera, visitatori professionali individueranno i Consumers’ Favourites con una degustazione alla cieca alla quale seguirà, il giorno dopo, la premiazione. Durante l’intero svolgimento della manifestazione il Forum specialistico degli espositori offrirà brevi conferenze su novità tecniche e trend attuali.
La tecnologia delle bevande tedesca in vetta alla classifica mondiale anche nel 2009
A partire dalla metà del 2008 tutta l’industria tedesca che produce macchine è stata risucchiata nel vortice della crisi finanziaria ed economica. Nell’anno passato, il peggiore da decenni, la costruzione di macchine ha subito una perdita reale di quasi il 25 % Il volume della produzione è sceso a 151 miliardi di euro. Anche la crescita del settore delle macchine alimentari e delle confezionatrici è stata frenata dalla diminuzione degli ordinativi da tutti i mercati esteri importanti. Tale calo così drastico è stato causato esclusivamente da fattori esterni dovuti alla situazione di crisi che ha interessato tutto il mondo. Con una diminuzione del volume della produzione che ha toccato quasi il 17 %, l’industria delle macchine per alimenti e confezionatrici, che annovera circa 600 aziende con circa 60.500 dipendenti, se l’è cavata meglio rispetto al settore complessivo della costruzione di macchine. Secondo le cifre approssimative del VDMA, nel 2009 il valore della produzione di questo settore è sceso a 9,230 (2008 = 11,088) miliardi di euro. Da alcuni mesi si registra un lieve aumento dell’interesse per i prodotti e delle ordinazioni di macchine per alimenti e confezionatrici. L’insicurezza su tutti i mercati non permette però di fare pronostici concreti per il 2010. L’associazione di categoria del VDMA spera che i produttori di macchine per alimenti e confezionatrici, tradizionalmente meno interessati dai fenomeni ciclici, possano riprendersi dalla crisi più rapidamente che il settore complessivo della costruzione di macchine.
Questo vale anche per la tecnologia delle bevande che rientra in tale settore e che, fra il 2000 e il 2008, ha visto aumentare il volume della produzione del 150 % toccando 2,56 miliardi di euro. In tale periodo, la tecnologia per la produzione di bevande made in Germany, che esporta in media oltre l’80 % dei suoi prodotti, si è assicurata ulteriori fette di mercato. Anche nell’anno di crisi 2009 questo settore ha difeso la sua posizione in vetta alla classifica e la sua leadership tecnologica sul mercato mondiale. L’anno passato il volume della produzione di tecnologia delle bevande è sceso secondo stime provvisorie a 1,69 (2008 = 2,56) miliardi di euro. Il volume dell’intero mercato per la tecnologia delle bevande è in realtà notevolmente maggiore perché una serie di componenti e, per esempio, anche le stiro-soffiatrici per contenitori in plastica rientra nelle statistiche su altre associazioni di categoria del VDMA. In generale, per i produttori tedeschi di tecnologia per bevande le prospettive restano rosee. Il fattore decisivo è che, fra l’altro, la popolazione mondiale aumenta annualmente di 83 milioni di esseri umani In più, oltre la metà di tutti gli abitanti del pianeta, oggi quasi 6,9 miliardi, vive in agglomerati urbani ed è costretta ad acquistare alimenti e bevande confezionati.
Per i soli analcolici si prevede fino al 2013 una crescita annuale del 5 %, per il consumo di birra un aumento del 4 % (Euromonitor).
I mercati in più forte crescita sono, oltre che l’Asia e l’America Latina, anche i paesi dell’Europa dell’Est. Per la tecnologia delle bevande made in Germany le possibilità di sbocco nei mercati saturi dell’Europa occidentale dipendono da prodotti innovativi che spesso comportano nuovi tipi di imballaggio. Per l’imballaggio di analcolici si è affermato il PET. In Germania per esempio, il 77,5 % di tutte le bevande analcoliche è confezionato in contenitori di PET (Forum PET, dati del 2008). A livello internazionale il PET è il materiale prediletto prima del vetro, delle lattine e del cartone. Si prevede che nei prossimi anni i tassi di crescita del PET e delle lattine saranno a livello internazionale superiori alla media. Come dimostrerà il Brau Beviale Nürnberg, le aziende che offrono tecnologia delle bevande si impegnano notevolmente per ridurre la complessità di macchine e impianti. Inoltre è importante che le spese di esercizio restino basse per tutta la durata di vita di un impianto. Svolgono poi un ruolo sempre più importante gli aspetti energetici e ambientali, tanto più che anche i consumatori finali sono sempre più sensibili a questi temi.
Referenti stampa e media: Petra Trommer, Franziska Weissbrodt Tel +49 (0) 9 11. 86 06-83 29, Fax +49 (0) 9 11. 86 06-82 56 – www.brau-beviale.de/press
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