Fare una buona miscela già è complicato di suo, ma quando ci si mette di mezzo l’obiettivo di farla con caffè biologici ed equosolidali il problema si complica in potenza. Perché miscela significa l’arte italiana dell’espresso, la capacità di mettere insieme caffè diversi che si esaltino uno con l’altro. E se in questo Haiti trova conforto nell’esperienza che affonda le proprie radici nel 1950 – anno in cui fu fondata da Azeglio, conosciuto come Mister Espresso – quando si tratta di comporle solo con caffè biologici ed equosolidali le possibilità di scelta si riducono su base logaritmica.
Eppure, Francesco Geracitano, genero ed erede di Azeglio, formula le sue miscele secondo la griglia data dalle certificazioni equosolidali e dalla qualità, ampiamente documentata con premi all’International Coffee Tasting, dalla certificazione dell’Istituto Espresso Italiano e dalla fedeltà dei suoi clienti. Pregno di una filosofia rivolta alla conoscenza (è nelle fila dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè sin dalla prima ora), prodigo assertore delle buone relazioni per generare forza nella categoria dei torrefattori e purista nelle convinzioni filosofiche, oggi, a Roma, con la figlia Ginevra, costituisce anche un riferimento certo per professionisti e amatori che desiderano vivere la cultura del caffè e, soprattutto, dell’Espresso Italiano.
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