Nel 2005 i consumi complessivi di caffè torrefatto in Italia sono stati stimati da DATABANK* in 250,4 milioni di kg , con un increnento dell’1,2% rispetto al 2004. Il valore corrispondente (a prezzi di fabbrica) è stato valutato in 2.018 milioni di euro, con un incremento dell’1,4% sul 2004. Il valore della produzione è quantificato in circa 2.500 milioni di euro, grazie ad un saldo positivo export-import di oltre 480 mio euro.
La situazione non è però omogenea tra i vari segmenti di mercato.
=In termini di categoria di prodotti:
-cresce notevolemnete a quantità il decaffeinato, che però rappresenta solo il 2,4% del totale consumi;
-cresce solo del’1% il caffè normale (96,8% del totale);
-cala il caffè istantaneo (che rimane una nicchia di mercato pari solo allo 0,8% del totale consumi) .
=In termini di canali di vendita:
-crescono, anche se solo dell’1,4%, i consumi familiari (circa 2/3 del totale volumi);
-crescono in maniera molto più marcata le vendite nella distribuzione automatica e semiautomatica (vending* & serving*);
-calano, invece, i consumi nell’Horeca (un quarto del totale volumi).
=In termini di famiglie di prodotti:
-è in forte crescita il nuovo segmento delle cialde/capsule (che però vale al momento solo il 2,2% dei volumi);
-sono in leggera crescita le miscele espresso e , con più fatica, anche i tipi moka,
-cala, come si è visto, il caffè istantaneo.
Si ritiene che il boom delle cialde/capsule vada a penalizzare i consumi tradizionali nel canale horeca.
A metà 2006 si conferma una crescita dei consumi nel canale iper/super/superettes dell’1,5% a quantità e del 4,6% a valore (dati IRI riportati nel servizio “Caffè, un grande amore italiano” su Beverage Observer di sett./ott. 2006). Anche se non si hanno dati specifici al riguardo, si suppone che i consumi continuino a crescere anche nella distribuzione automatica, mentre l’horeca continua ad essere penalizzato.
Le prime 4 aziende del settore (Lavazza, Kjs/Kraft, Cafè do Brasil-Kimbo e Segafredo) coprono oltre il 74% del mercato della moderna distribuzione, mentre Illy mantiene una quota del 2% a quantità, ma con un posizionamento qualitativo e distintivo che lo vede emergere particolarmente nel segmento espresso, ma che ora comincia a estendersi anche nel segmento moka, dove ha lanciato un nuovo prodotto. Le private label pesano ancora poco (solo il 5-6% del totale canale).
*DATABANK: Leader nella Competitive Intelligence su mercati, concorrenti e clienti, con la fornitura di prodotti e servizi personalizzati. Per il settore caffè predispone annualmente le analisi “Competitors” e altri prodotti e servizi di analisi settoriale, finanziaria e competitiva. +info www.databank.it –
Il significato delle parole:
>VENDING: canale di vendita che si avvale dei distributori automatici (nel caso del caffè, macchine per la preparazione ed erogazione automatica di bevande calde)
>SERVING: canale di vendita che si basa sull’impiego di una macchina per espresso opportunamente predisposta e di dosi di caffè preconfezionate monouso.
Stiamo preparando il nuovo ANNUARIO CAFFE’ ITALIA 2006-07 (prima edizione) che sarà pubblicato entro fine anno.
Se siete:
-produttore/torrefattore di caffè,
-fornitore specializzato,
-operatore del vending
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