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A un anno dal significativo lavoro di rinnovamento dei locali, deciso e fortemente voluto dalla famiglia Valenza, Caffè Concerto Paszkowski continua a guardare con ottimismo al futuro – senza dimenticare la preziosa e insostituibile eredità ricevuta dal passato e dalla sua Firenze. Ed è così che, dopo l’approdo al Move On, Luca Manni fa doppietta e torna a confrontarsi e stupire dietro all’iconico bancone del celebre locale in Piazza della Repubblica.
La notizia è stata anticipata pochi giorni fa, in occasione della presentazione del suo libro “Cocktail Estetica” – uscito in tutte le librerie italiane il 1° giugno (clicca QUI per acquistarlo) – scritto a sei mani con i giornalisti Federico S. Bellanca e Giacomo Iacobellis e con il prezioso contributo di 10 bartender internazionali: dal giapponese Hiroyasu Kayama, n. 9 nei 50 Best Asia col suo Ben Fiddich a Tokyo, a Giorgio Bargiani, n. 1 al mondo con il suo Connaught Bar a Londra, fino ai migliori cocktail bar di Parigi, Barcellona e Miami. La proposta elaborata ha come obiettivo quello di introdurre uno stile contemporaneo e all’avanguardia. Il Gruppo Valenza, di cui fanno parte Move On, Caffè Concerto Paszkowski e Caffè Gilli, punta quindi nuovamente sul bere miscelato, ponendo l’accento sulla qualità offerta.
“L’idea è stata quella di creare dei twist sui Classici – racconta Luca Manni – ho pensato proprio al termine ‘Evoluzione’ per identificare i Signature, che non sono infatti solo una semplice rivisitazione di misture del passato, ma il frutto degli studi e delle conoscenze raggiunte. Evidenziando come anche il bar sia luogo di ricerca, sperimentazioni e scoperte”. Una selezione che spazia dall’informale al ricercato, 11 Classici – 11 Evoluzioni, tra cui citiamo il Martini Tinto, arricchito da una tintura homemade ai frutti rossi che è possibile rilasciare a piacere all’interno del cocktail con un contagocce; Scozia e Mosca, twist sul Classico Moscow Mule, con Glen Grant 5yrs aromatizzato alla mandorla, riduzione homemade di birra aromatizzata alla vaniglia e ginger beer e il Passione Pzk, twist sul Bellini, preparato con St. Germain, vino bianco, sciroppo homemade al passion fruit aromatizzato al pepe e velluto di pesca e menta.
La cocktail list di Luca Manni vuole quindi non solo trasmettere e sedimentare il processo creativo, teso al rinnovamento, ma anche quell’esperienza che il cliente vive quando entra a contatto con una realtà senza tempo. Sono numerosi i riconoscimenti e i premi raccolti da Luca Manni nella sua giovane carriera: dal prestigioso premio aperitivo dell’anno nel 2019 per il Gambero Rosso, al miglior drink per la Florence Cocktail Week e ancora la sua presenza in guide di riferimento come MT magazine o Blue Blazer, fino all’ultimo: Best Design Cocktail alla FCW2020.
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